Dieci idee per il rilancio del Paese | |||
Scritti di Lucia Azzolina, Emma Bonino Massimo D’Alema, Franco Frattini Maurizio Landini, Alessandro Profumo Virginia Raggi, Maurizio Sacconi Giulio Tremonti, Livia Turco.
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La Primavera araba si racconta | |||
Le storie raccolte in questo volumetto sono tratte dall’archivio di Agenzia Nova, società editoriale che pubblica l’omonimo bollettino quotidiano d’informazione sulla stampa internazionale, il notiziario online Giornale delle regioni, ed il notiziario internazionale Agenzia Nova, dedicato a Balcani e Grande Medio Oriente. Il volume, fuori commercio è stato realizzato come strenna in occasione delle festività natalizie del 2011.
L'e-book (libro digitale) è messo a disposizione dell'utente per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. E' fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'e-book, per qualsiasi scopo o fine, neanche parzialmente, senza autorizzazione scritta dell'Autore. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge.
Dalla prefazione...
Un ragazzo si dà fuoco in una città tunisina perché gli hanno sequestrato il banco di frutta con cui si guadagna da vivere. Due righe di cronaca locale che più locale non si può. Due righe che però vengono moltiplicate per i due miliardi di persone che nel mondo hanno accesso a internet, gli 800 milioni d’iscritti a Facebook, i 200 milioni che usano Twitter, il numero incalcolabile di spettatori arabi di "Al Jazeera", ed ecco che le due righe alimentate dal rogo del povero Mohammed diventano un incendio indomabile. Lo schema è semplice: la tv satellitare dà notizia dell’estrema protesta di Mohammed e delle sue ragioni, i giovani diffondono e commentano la notizia attraverso social network ed sms; si danno appuntamento per manifestare la loro indignazione e avanzare le loro richieste; le forze dell’ordine intervengono con la forza per sciogliere la manifestazione. A questo punto la tv raccoglie e amplifica la protesta, mostra in tutta la sua brutalità la repressione, e il ciclo si ripete. E’ questo l’effetto moltiplicatore che ha condotto milioni di persone a gridare rivendicazioni e richieste di rinnovamento nelle piazze delle capitali arabe.
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Le Rose dell'Islam | |||
Le storie raccolte in questo volumetto sono tratte dall’archivio di Agenzia Nova, società editoriale che pubblica l’omonimo bollettino quotidiano d’informazione sulla stampa internazionale, il notiziario online Giornale delle regioni, ed il notiziario internazionale Agenzia Nova, dedicato a Balcani e Grande Medio Oriente. Il volume, fuori commercio è stato realizzato come strenna in occasione delle festività natalizie del 2010.
L'e-book (libro digitale) è messo a disposizione dell'utente per uso esclusivamente privato e personale, senza scopo di lucro e senza fini direttamente o indirettamente commerciali. E' fatto divieto di riprodurre, trasmettere, distribuire o altrimenti utilizzare l'e-book, per qualsiasi scopo o fine, neanche parzialmente, senza autorizzazione scritta dell'Autore. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge.
Dalla prefazione...
Il mondo è fatto di piccole cose, la società della somma di singoli individui. Quando qualcosa comincia a cambiare, nel mondo e nella società, sono i piccoli eventi che ce ne danno l’avviso. Storie minime di persone e di ciò con cui hanno a che fare. Piccole storie, ma con una grande morale. Ne abbiamo raccolte cinquanta, di queste piccole storie, ridotte all’essenziale, per cercare di far capire che qualcosa sta cambiando anche (anzi, forse “soprattutto”) nel mondo musulmano. (…) Sono tutte storie al femminile. È una scelta voluta. Quando una società cambia, comincia a farlo dalle sue radici: e nessuno può negare che la donna sia la radice della famiglia, e la famiglia la radice della società. (…) I testi sono stati tutti tratti dalla stampa araba, e questo è un fatto importante. Dieci anni fa, nessun giornale arabo si sarebbe sognato di riportare, anche fuggevolmente, storie come quelle che sono qui raccolte. Oggi, tutti possono leggerle. È un segnale importante, forse il più importante, che qualcosa sta cambiando. A partire da piccole grandi storie di grandi piccole donne.
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