Noi vogliamo che il Lazio diventi un laboratorio di buona politica per l’Italia. Così il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha presentato al Consiglio regionale, presieduto da Mauro Buschini (Pd), il nuovo patto di fine legislatura che sancisce l’allargamento della maggioranza al Movimento 5 stelle. “Si tratta di un passaggio non formale, politicamente di grande rilevanza, che segnerà lo nostra azione politica nei prossimi mesi – ha detto Zingaretti – L’Italia ha bisogno di cose chiare nette, comprensibili: dobbiamo lavorare su due fronti, fermare la pandemia e al tempo stesso creare lavoro e benessere. Serve un nuovo modello di sviluppo, che deve essere fondato sulla sostenibilità”. Zingaretti ha quindi illustrato i cambiamenti che vengono introdotti nella Giunta, con il passaggio dell’ex assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, al Mef, e l’avvicendamento di Giovanna Pugliese che d’ora in poi si occuperà di cinema e audiovisivo, ma non sarà più assessora. Nella Giunta entrano due consigliere del M5s: Roberta Lombardi, con le deleghe alla transizione e trasformazione ecologica e digitale, e Valentina Corrado, con le deleghe per turismo e enti locali. Wanda D’Ercole diventa, inoltre, direttore generale della Regione Lazio. Infine, vengono aggiornate le deleghe di altri assessori: al vicepresidente Leodori vanno la programmazione, il bilancio, il demanio, a Di Berardino il personale, a Onorati le pari opportunità, a Troncarelli i beni comuni, a Orneli università e conoscenza.
Nel Lazio è nata una nuova maggioranza più larga “e più forte”: Partito democratico, Civica Zingaretti, Demos, Italia viva, Europa Verde, Liberi e Uguali, Movimento 5 stelle, Più Europa. “Bisogna fermare la pandemia con misure di contenimento e con i vaccini. Dobbiamo creare lavoro e benessere e per farlo bisogna costruire un modello di sviluppo radicalmente diverso dal passato basato sulla sostenibilità ecologica e sociale – ha ribadito il governatore Zingaretti -. Le persone, le famiglie, le imprese chiedono visione, soluzioni, onestà e anche unità. Oggi, con un programma comune, la politica ha dato una risposta adeguata a queste domande. C’è un Lazio che guarda al futuro con più speranza e fiducia. Ora con passione al lavoro”.
Il governatore Zingaretti ha poi ripercorso i primi anni di questa legislatura, caratterizzata dalla mancanza di una maggioranza consiliare, rivendicando “il confronto continuo con tutte le forze politiche”. Un percorso che, adesso, arriva a un “punto di svolta: serve un cambio di passo, a questo puntiamo con l’allargamento della maggioranza attraverso l’accordo programmatico con il M5s, Un accordo che nasce alla luce del sole, dal confronto anche duro, di opposizione, che abbiamo avuto nei mesi passati”. Il presidente Zingaretti ha, infine, sommariamente illustrato i 15 grandi ambiti di azione compresi nel patto di legislatura: sostenibilità, ambiente, diritto alla salute e all’assistenza, welfare e politiche di prossimità, sviluppo e ricerca, accesso al credito, agricoltura, turismo e cultura, connettere il Lazio, politiche di genere, riorganizzazione delle autonomie locali, diritto all’abitare, contrasto ai fenomeni criminali, nuova programmazione europea 21-27.
“Una maggioranza più larga e più forte per garantire stabilità e velocità d’azione all’istituzione Regione. Una maggioranza – sottolinea Zingaretti in Aula alla Pisana – che si basa su di un patto di legislatura discusso tra i consiglieri, dei gruppi che hanno, in piena trasparenza, sottoscritto il programma esprimendo ognuno contenuti idee e valori sulle cose da fare. Le forze che hanno aderito a questo progetto resteranno ovviamente distinte e divise, porteranno avanti ciascuna nella società del Lazio, nelle città, nei paesi la propria identità, sensibilità e battagli”. Ma queste forze diverse hanno deciso di unirsi in una missione comune: “trasformare il Lazio in una grande regione europea dello sviluppo e dell’innovazione – ha spiegato il governatore -. Credo si possa fare. Questo per affrontare le grandi emergenze in primo luogo la lotta al virus con la campagna vaccinale e poi contrastare le conseguenze economiche e sociali che il Covid ha prodotto anche nella nostra regione”. Ma non solo, “questa alleanza guarda anche al futuro della nostra comunità con la consapevolezza che le scelte che faremo oggi determineranno il futuro e lo sviluppo delle nuove generazioni”. Zingaretti conclude il suo intervento in Consiglio regionale del Lazio, dedicando questa iniziativa “ai giovani e alle donne, che hanno maggiormente pagato il prezzo della pandemia”.
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