E’ finito il silenzio che i militari di Kiev invitavano a serbare in vista dell’attacco. La controffensiva ucraina è iniziata, insieme ad un’operazione difensiva. Lo afferma oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, parlando in conferenza stampa con il primo ministro canadese, Justin Trudeau. Il capo dello Stato tace su luoghi, stato dell’arte e altri dettagli del piano bellico.
Un rapporto dell’intelligence inglese conferma: nelle ultime 48 ore “significative” operazioni ucraine si sono notate in diverse aree del Paese, in direzione sud e est. Le forze di Kiev – si legge – hanno “probabilmente fatto buoni progressi” e “sono penetrate nella prima linea di difesa russa”. Tuttavia, in altre aree “i progressi sono stati più lenti”, dice ancora il rapporto. Anche la Russia si muove: “L’aviazione di Mosca è stata insolitamente attiva sull’Ucraina meridionale, dove lo spazio aereo è più permissivo per la Russia che in altre parti del Paese. Tuttavia, non è chiaro se gli attacchi aerei tattici siano stati efficaci”.
La situazione sul campo mostra che la stasi è terminata. Nelle ultime 24 ore, le truppe ucraine sono avanzate fino a 1.400 metri in direzione di Bakhmut. Un portavoce militare ucraino: “Stiamo cercando di condurre attacchi contro il nemico, stiamo contrattaccando. Siamo riusciti ad avanzare fino a 1.400 metri su varie sezioni del fronte”. Secondo il funzionario le forze russe hanno tentato di contrattaccare ma non ci sono riuscite, registrando invece pesanti perdite.
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