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Yemen, l’inviato Onu: l’accordo Riad-Teheran potrebbe dare nuovo slancio alla risoluzione del conflitto

L'analista Cinzia Bianco ad "Agenzia Nova": ”Si tratta di uno dei principali dossier di discussione tra l’Arabia Saudita e l’Iran ed è uno dei teatri che potrebbe beneficiare di un’eventuale effettiva distensione"

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L’inviato speciale delle Nazioni Unite in Yemen, Hans Grundberg, ha invitato le parti coinvolte nel conflitto civile yemenita, il governo riconosciuto a livello internazionale e le milizie di ribelli sciiti Houthi, a cogliere l’occasione per favorire la pace nel Paese, in un momento in cui l’accordo tra Arabia Saudita e Iran per la ripresa delle relazioni diplomatiche potrebbe dare nuovo slancio alla risoluzione del conflitto. In dichiarazioni al Consiglio di sicurezza dell’Onu, riprese dall’emittente panaraba di proprietà saudita “Al Arabiya”, l’inviato ha sottolineato che “stiamo assistendo a un cambiamento significativo nella portata e nella profondità delle discussioni” e “le parti dovrebbero cogliere l’opportunità rappresentata da questo slancio regionale e internazionale per compiere passi decisivi verso un futuro più pacifico”. Pur esprimendo preoccupazione per le tensioni in fronti quali Marib, nel centro del Paese, e Taiz, a sud, Grundberg ha affermato: “Nonostante il deterioramento delle condizioni economiche e umanitarie, lo Yemen continua a beneficiare dei vantaggi della tregua”, la quale, tuttavia, non è stata più rinnovata dal 2 ottobre scorso.

Lo Yemen è stato uno dei principali dossier di discussione tra l’Arabia Saudita e l’Iran e potrebbe essere “uno dei teatri che potrebbe beneficiare di un’eventuale effettiva distensione” tra i due Paesi. Lo ha affermato ad “Agenzia Nova” Cinzia Bianco, analista dell’European council on foreign relations (Ecfr), commentando l’accordo annunciato il 10 marzo scorso a seguito di colloqui tenuti nella capitale cinese Pechino. L’Iran e l’Arabia Saudita si sono schierati su fronti opposti in Yemen, arena di un conflitto non ancora terminato. Il Regno del Golfo, in particolare, si è posto a capo di una coalizione internazionale intervenuta ufficialmente il 26 marzo 2015 per coadiuvare le forze yemenite filo-presidenziali. L’Iran, invece, sostiene le milizie di ribelli sciiti Houthi, responsabili di molteplici attacchi missilistici e per mezzo di droni anche contro obiettivi sauditi, tra cui energetici. Motivo per cui, lo Yemen è sia stato uno dei principali fascicoli di discussione tra Riad e Teheran negli ultimi anni.

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