Funzionari israeliani stanno discutendo con l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden una proposta per l’avvio di operazioni di arricchimento dell’uranio supervisionate da Washington in Arabia Saudita. Lo rivela il quotidiano “Wall Street Journal”, che cita fonti anonime statunitensi e israeliane secondo cui le discussioni rientrano in un “complesso accordo tripartito” per lo stabilimento di relazioni diplomatiche tra i due Paesi mediorientali.
Secondo le fonti, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dato istruzione ai massimi specialisti israeliani nei campi del nucleare e della sicurezza di cooperare con i negoziatori statunitensi, per giungere a un compromesso che renda Riad il secondo Paese della regione a dotarsi di capacità di arricchimento dell’uranio dopo l’Iran.
Washington e Riad negoziano già da tempo il perimetro di un accordo per il riconoscimento di Israele da parte dell’Arabia Saudita in cambio dell’assistenza allo sviluppo del nucleare civile in Arabia Saudita. Il complesso accordo in fase di negoziazione includerebbe anche concessioni all’autorità palestinese, come riferito alla fine del mese scorso proprio dal “Wall Street Journal”, e una serie di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Il quotidiano sottolinea che un accordo tra Washington e Israele per lo sviluppo del comparto nucleare in Iran costituirebbe una svolta rispetto alla pluridecennale politica di Washington tesa a impedire lo sviluppo delle capacità nucleari nei Paesi del Medio Oriente.
Proprio ieri il principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman, ha dichiarato durante una intervista all’emittente televisiva statunitense “Fox News” che se l’Iran dovesse riuscire a dotarsi di un’arma nucleare, anche l’Arabia Saudita dovrebbe fare altrettanto. “Siamo preoccupati per il fatto che qualsiasi Paese possa ottenere armi nucleari”, ha detto il principe della corona, avvertendo che “qualunque Paese facesse uso di armi nucleari sarebbe in guerra con tutti i Paesi del mondo”. L’erede al trono saudita ha aggiunto: “Il mondo non può tollerare una nuova Hiroshima. Non ha senso possedere armi nucleari perché non possono essere usate”.
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