Viviamo la drammatica realtà di un pianeta in ebollizione. Le politiche per il clima e la crescita economica devono procedere di pari passo. Lo ha detto la presidente della Commissione europe, Ursula von der Leyen, all’evento Global Citizen Now a New York, a margine dell’Assemblea generale dell’Onu. “Solo un mese fa ero in Grecia, mentre il Paese veniva devastato dai peggiori incendi in Europa a memoria d’uomo. E solo poche settimane dopo, lo stesso Paese è stato colpito da precipitazioni di tre anni in soli tre giorni. È una tragedia. E lo stesso sta accadendo dalla Libia alla Slovenia, dalla Spagna alle Filippine. Il cambiamento climatico è tra noi. Come si può avere ancora dei dubbi? Alcuni si chiedono ancora se l’azione per il clima e la crescita economica possano andare di pari passo. La nostra risposta è sì. Con il Green deal europeo e la nostra legge sul clima, siamo diventati il primo continente a fare della neutralità climatica un obiettivo giuridicamente vincolante entro il 2050”, ha detto.
“Abbiamo fissato obiettivi di riduzione delle emissioni per il 2030 e siamo sulla buona strada non solo per raggiungerli, ma anche per superarli. Questa tabella di marcia verso la neutralità climatica ha favorito l’innovazione e gli investimenti. Perché? Perché le imprese hanno trovato la necessaria affidabilità e prevedibilità a lungo termine”, ha aggiunto. “Oggi sempre più Paesi si uniscono alla corsa alle tecnologie pulite. Vogliono abbandonare le vecchie energie come il gas, il petrolio e il carbone. Vogliono proteggere i polmoni verdi del mondo e allo stesso tempo far crescere la loro economia”, ha proseguito. “Da quando abbiamo iniziato a introdurre il sistema di tariffazione per le emissioni di carbonio, dal 2005 l’economia è cresciuta del 65 per cento e le emissioni di CO2 sono diminuite del 35 per cento nei settori coperti dal sistema di tariffe. Quindi abbiamo fatto crescere l’economia riducendo al contempo le emissioni di CO2. A livello globale, solo un quarto delle emissioni di gas serra è coperto dalle tariffe sul carbonio. Immaginate l’impatto globale in termini di nuove entrate e di riduzione delle emissioni di gas serra se più Paesi adottassero questa strategia. Potrebbe essere una svolta per la finanza climatica”, ha dichiarato ancora nel suo intervento.
“Se vogliamo limitare l’aumento della temperatura a 1,5 gradi Celsius, dobbiamo accelerare la transizione energetica globale. Ecco perché abbiamo bisogno di obiettivi globali per il 2030. Perché solo ciò che viene misurato, viene fatto. Questo mostrerà alle aziende la direzione di marcia. Per raggiungere questo obiettivo, abbiamo bisogno di un’azione globale”. Per questo, ha concluso, stiamo creando una coalizione con la Presidenza della Cop28, il presidente del Kenya Ruto, il primo ministro delle Barbados Mottley, l’Aie e l’Irena. Il nostro obiettivo è che il mondo si accordi alla Cop28 per triplicare la capacità di energia rinnovabile e raddoppiare l’efficienza energetica. Invitiamo tutti i Paesi a partecipare. Dobbiamo raggiungere questo obiettivo”.
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