Il Vietnam ha registrato un calo delle esportazioni dell’11,6 per cento su base annua nei primi cinque mesi del 2023, a 136,17 miliardi di dollari. Lo certificano i dati pubblicati oggi dal governo di quel Paese, che riflettono il sensibile calo della domanda globale di smartphone. Tra gennaio e maggio la produzione industriale del Paese è calata del 2 per cento su base annua, mentre i prezzi medi al consumo sono aumentati del 3,55 per cento. Le importazioni sono calate del 17,9 per cento nel medesimo periodo, a 126,37 miliardi di dollari, risultando in un attivo della bilancia commerciale pari a 9,8 miliardi di dollari.
Il Vietnam non rivedrà l’obiettivo di crescita economica per l’anno 2023, attualmente fissato al 6,5 per cento del prodotto interno lordo. Lo ha dichiarato il vicepremier vietnamita, Tran Luu Quang, nel corso del forum sul “Futuro dell’Asia” organizzato a Tokyo la scorsa settimana. Nel primo trimestre di quest’anno l’economia vietnamita ha conseguito una crescita del 3,3 per cento, assai inferiore alle attese. Quang ha riconosciuto che il settore pubblico del suo Paese non si è ancora pienamente ripreso dalle ricadute della pandemia di Covid-19; il Vietnam fa anche i conti con una domanda debole e il calo degli investimenti nel settore privato, dovuto all’aumento dei tassi di interesse negli Stati Uniti e altrove. “Stiamo accelerando gli investimenti nel settore pubblico (…) per compensare alcune delle aree che il settore privato non è in grado di coprire”, ha spiegato il vicepremier, ammettendo però che “ci sono alcuni ritardi”. Quang ha previsto “che nel terzo trimestre potremo riscontrare alcuni dei benefici delle nostre politiche. Nel quarto trimestre, vedremo benefici reali”.
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