Un fondo di solidarietà per la campagna vaccinale dove accantonare l’1-2 per cento da ciascuna consegna per la creazione di riserve da utilizzare con strategia reattiva nelle zone in cui il virus si propaga con maggiore forza e rapidità, anche a causa delle varianti. E’ la proposta avanzata – secondo quanto si apprende – dal ministro della Salute, Roberto Speranza, durante l’incontro in videoconferenza tra il governo e i rappresentanti della Conferenza delle Regioni, Anci e Upi sul tema vaccini. Presenti dalla sede del Dipartimento per gli Affari regionali, in via della Stamperia a Roma, la ministra Mariastella Gelmini, il nuovo capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio e il nuovo Commissario straordinario per l’emergenza Covid, il generale Francesco Paolo Figliuolo, che si è detto “d’accordo” sulla necessità di conservare scorte di vaccino per eventuali urgenze. Il ministro Speranza avrebbe poi illustrato la richiesta di estendere l’utilizzo del vaccino AstraZeneca agli over 65 ed evidenziato i numeri della campagna vaccinale in Italia ricordando “le oltre 180 mila dosi somministrate ieri e la soglia delle 5 milioni di somministrazioni che sarà raggiunta oggi“.
“La nascita di questo governo è stata determinata da una forte volontà di unità nazionale, ma anche dalla concreta esigenza che il Paese avverte, di una decisa implementazione della campagna di vaccinazione anti-Covid”. Lo avrebbe detto il ministro degli Affari regionali e delle Autonomie Mariastella Gelmini durante l’incontro con Regioni, Province e Comuni. “Per fortuna la scienza, che ha già fatto in questo ultimo anno progressi straordinari, continua a fare importanti passi in avanti. È un quadro dunque in continua evoluzione, di complessa gestione che oggi fa registrare quasi 5 milioni di somministrazioni nel nostro Paese”, ha aggiunto sottolineando anche la necessità di “rivolgere un’attenzione particolare a tutti quei nostri connazionali che vivono una situazione di disabilità e dobbiamo proteggerli, insieme alle loro famiglie, che hanno pagato un prezzo durissimo ai lockdown. Dobbiamo proteggere gli operatori per esempio delle case famiglia che accolgono persone con disabilità e si prendono cura di queste persone. Abbiamo il dovere morale di mettere in sicurezza quanto prima questi nostri concittadini”. Gelmini ha evidenziato come “tutti quanti auspichiamo di aumentare, nel modo più rapido possibile, il numero di nostri connazionali protetti con il vaccino. Siamo consapevoli dell’esigenza di doverlo fare in modo quanto più possibile uniforme sul territorio nazionale, evitando disparità. Serve quindi un quadro d’insieme e va costruito con il commissario Figliuolo, con Fabrizio Curcio, con il ministro Speranza e con tutte le Regioni”, ha concluso.
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