E’ terminato l’incontro in videoconferenza tra il governo e le Regioni in vista del nuovo Dpcm contenente le nuove misure di contenimento anti-Covid. Per l’esecutivo – secondo quanto si apprende – sono stati presenti il ministro per gli Affari regionali, Mariastella Gelmini, dell’Istruzione Patrizio Bianchi e della Salute Roberto Speranza. Hanno partecipato anche il responsabile del Comitato tecnico-scientifico Agostino Miozzo, il presidente dell’Istituto superiore di Sanità Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità (Css).
E’ prevista per oggi la firma del nuovo Dpcm con le misure anti-Covid che entrerà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. In mattinata si è tenuta la cabina di regia con il premier e i ministri Roberto Speranza, Maria Stella Gelmini, Daniele Franco, Patrizio Bianchi, Giancarlo Giorgetti, Dario Franceschini, Stefano Patuanelli, Elena Bonetti.
E’ infatti ancora aperto il nodo sullo stop alle lezioni in presenza in zona arancione sul quale non c’è ancora un accordo nel governo. Ieri i ministri della cabina di regia si sono divisi sulle restrizioni per gli istituti scolastici. Dalla prossima settimana, infatti, tutte le scuole – comprese la materna e la primaria – saranno chiuse nelle zone rosse. Il confronto è quindi aperto sull’ipotesi di fermare le lezioni in presenza anche nelle zone in arancione più colpite e a rischio varianti. Sul tema alcuni governatori hanno già firmato ordinanze che dispongono la sospensione delle lezioni.
Se si chiudono le scuole bisogna però chiudere anche i negozi. Sarebbe questa la posizione emersa tra gli esperti del Comitato tecnico scientifico e alcuni ministri, e sulla quale il governo dovrà trovare una soluzione che renda il regime uguale in tutta Italia. Per i ministri “rigoristi” infatti non ha senso svuotare le classi permettendo magari ai ragazzi di assembrarsi nelle vie dello shopping e dei centri commerciali aperti nelle zone arancioni. Il nuovo Dpcm infatti arriva nel pieno di una recrudescenza dell’epidemia. “Le prossime settimane non saranno facili nella gestione del Covid. Abbiamo l’obbligo di dire la verità e di dire come stanno le cose”, ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza. “La curva sta risalendo in maniera significativa, dobbiamo batterci con energia ma con una consapevolezza, ovvero che l’accelerazione nella campagna di vaccinazione ci consentirà di uscire in modo più strutturale dalla questa situazione. Ma le prossime settimane non saranno facili”, ha sottolineato.
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