Nonostante la pesante sconfitta alle primarie in Wyoming, la rappresentante repubblicana Liz Cheney, la più accesa critica dell’ex presidente Donald Trump all’interno del suo partito, sta pensando di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti. Lo ha dichiarato oggi all’emittente “Nbc” poche ore dopo aver ammesso la sconfitta contro Harriet Hageman, che a novembre concorrerà per un seggio alla Camera dei rappresentanti. “Si tratta di una decisione che prenderò nei prossimi mesi, non farò alcun annuncio questa mattina. Posso dire che ci sto pensando”, ha affermato la figlia dell’ex vice presidente Dick Cheney in merito all’ipotesi. Liz Cheney, che ha votato a favore della messa in stato d’accusa di Trump dopo i fatti del 6 gennaio 2021 e che co-presiede anche la commissione d’inchiesta bipartisan sull’assalto al Campidoglio, ha raccolto solo il 28,9 per cento dei voti alle primarie repubblicane in Wyoming, contro il 66,3 per cento di Hageman, appoggiata dall’ex presidente. L’esponente repubblicana ha comunque sottolineato che continuerà a opporsi alle “falsità” di Trump a proposito delle elezioni presidenziali del 2020. “Dobbiamo unirci tutti, repubblicani, democratici e indipendenti, contro chi vorrebbe distruggere la nostra repubblica”, ha affermato Cheney.
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