Dopo poco più di un anno di lavoro, l’amministratore delegato Chris Licht è stato licenziato dall’emittente televisiva statunitense “Cnn”. Lo ha annunciato in un comunicato la società madre Warner Bros Discovery, precisando che il ruolo sarà assunto ad interim dai dirigenti Amy Entelis, Virginia Moseley, Eric Sherling e David Leavy in attesa della scelta del successore. La gestione Licht, iniziata con la cancellazione del servizio streaming “Cnn+”, era stata fortemente contestata da buona parte del personale e dei volti di punta della televisione. Nelle ultime settimane, in particolare, l’Ad è stato criticato per la scelta di ospitare un dibattito con Donald Trump in uno studio pieno di sostenitori dell’ex presidente. Alla trasmissione hanno però assistito 3,3 milioni di spettatori. Polemiche ancora più vivaci sono state sollevate, cinque giorni fa, da un articolo pubblicato sulla rivista “The Atlantic”, incentrato proprio sulla figura di Licht.
Il pezzo rivelava come l’Ad fosse molto critico nei confronti dei suoi predecessori e come avesse accusato i giornalisti della rete di aver allontanato potenziali spettatori manifestando un’eccessiva ostilità verso Trump. Licht si è scusato con i dipendenti lunedì 5 giugno, ma non è bastato a cancellare i malumori della Warner Bros. “Ho grande rispetto per Chris, dal punto di vista personale e professionale”, ha detto in un comunicato l’amministratore delegato della società madre, David Zaslav. “Guidare la ‘Cnn’ non è mai facile, specialmente in un periodo di grande polarizzazione e trasformazione, e lui ci ha messo il cuore e l’anima. Abbiamo del lavoro da fare per identificare un nuovo capo, ma abbiamo assoluta fiducia nella squadra e continueremo a lottare per la ‘Cnn’ per per il suo giornalismo di livello mondiale”.
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