Il leader dei Repubblicani al Senato federale Usa, Mitch McConnell, ha preso pubblicamente posizione a sostegno dell’accordo sul debito raggiunto dalla Casa Bianca e dalla presidenza repubblicana della Camera. McConnell ha sollecitato i suoi colleghi conservatori al Senato a non ostacolare l’approvazione dell’accordo, per non rischiare di superare la scadenza del 5 giugno oltre la quale lo Stato federale rischierebbe il default. Secondo McConnell, il presidente della Camera repubblicano Kevin McCarthy ha ottenuto dalla Casa Bianca concessioni significative, come il taglio della spesa discrezionale non legata alla Difesa e la revoca dei finanziamenti addizionali per l’Internal Revenue Service (Irs). “Il Senato deve agire rapidamente e approvare questo accordo senza ritardi inutili”, ha dichiarato il senatore.
Il presidente repubblicano della Camera dei rappresentanti Usa, Kevin McCarthy, ha pubblicato nella serata di ieri il testo del disegno di legge per l’innalzamento del tetto del debito federale, frutto dell’accordo raggiunto nel fine settimana con il presidente Usa Joe Biden. Il disegno di legge conta ben 99 pagine, e prevede di innalzare il tetto del debito per due anni, introdurre requisiti più rigorosi per l’accesso ai programmi di assistenza pubblica, e cancellare stanziamenti per il Covid-19 inutilizzati per un ammontare pari a circa 28 miliardi di dollari. Il provvedimento fissa anche un limite di 886 miliardi di dollari alla spesa destinata alla Difesa per l’anno fiscale 2024, in linea con la richiesta presentata all’inizio di quest’anno dall’amministrazione Biden. Per il 2025, invece, il testo prevede un ulteriore aumento del bilancio della Difesa a 895 miliardi di dollari. Un’altra voce di spesa che i Repubblicani hanno concordato di non sottoporre a tagli o limitazioni è quella relativa all’assistenza sanitaria per i veterani: lo Stato federale vi destinerà 121 miliardi di dollari nell’anno fiscale 2024, mentre ad altri programmi discrezionali non legati alla Difesa andranno complessivamente 637 miliardi di dollari, che la maggioranza repubblicana alla Camera ha caratterizzato come “sostanzialmente in linea” coi livelli di spesa dell’anno fiscale corrente.
Il disegno di legge definisce una serie di obiettivi di spesa sino al 2029, e annulla uno stanziamento da 1,4 miliardi di dollari che era stato assegnato all’Internal Revenue Service (Ira, l’agenzia responsabile della riscossione delle imposte) come parte dell’Inflation Reduction Act, il vasto piano di spesa approvato dai Democratici la scorsa estate. Le voci di spesa relative ai programmi assistenziali dello Stato federale Usa sono stati uno dei principali nodi di contrasto tra i Repubblicani e la Casa Bianca, e non sembrano dover subire tagli sostanziali: l’accordo raggiunto nel fine settimana introduce aggiustamenti ai criteri per l’accesso all’Assistenza temporanea per le famiglie in difficoltà (Tanf) e al Programma di assistenza supplementare alla nutrizione (Snap).
Un’aggiunta inattesa al testo dell’accordo è una misura tesa ad accelerare il completamento del gasdotto Mountain Valley Pipeline: si tratta di una importante vittoria non tanto per i Repubblicani, quanto per il senatore democratico centrista Joe Manchin, della Virginia, grande promotore del progetto bloccato da obiezioni legate all’impatto ambientale. La pubblicazione della bozza ha fatto ufficialmente scattare la “regola delle 72 ore”, che concede ai deputati della Camera almeno tre giorni per analizzare il testo del provvedimento prima del voto. Tale regola è stata introdotta da McCarthy su richiesta dei suoi colleghi repubblicani, che l’avevano posta come condizione per appoggiare la sua candidatura alla presidenza della Camera. Entro le 72 ore, i leader degli schieramenti repubblicano e democratico dovranno anche assicurarsi di ottenere i consensi necessari a garantire l’approvazione del disegno di legge
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