La maggioranza repubblicana alla Camera dei rappresentanti del Congresso federale Usa ha rimosso la voce relativa allo stanziamento di altri 300 milioni di dollari di aiuti all’Ucraina dal testo del disegno di legge sul rifinanziamento dello Stato federale, avviando invece i preparativi per un voto separato su tale singola voce di spesa. La decisione è stata assunta dai Repubblicani nella serata di ieri, mentre crescono all’interno del partito le perplessità e le resistenze in merito alla prosecuzione del sostegno economico e militare incondizionato a Kiev. Proprio la determinazione della Casa Bianca e della maggioranza democratica al Senato a vincolare il rifinanziamento dello Stato federale allo stanziamento di nuovi aiuti all’Ucraina è una delle cause dello stallo politico in atto a Washington, dove da settimane si sta nuovamente delineando lo spettro di un arresto parziale delle attività dello Stato federale per eccesso di indebitamento.
Tom Cole, presidente del Comitato sui regolamenti della Camera, ha spiegato ieri sera che “per molti membri (della maggioranza repubblicana alla Camera) e per i loro elettori, il voto sul finanziamento all’Ucraina nell’ambito dell’attuale conflitto è una questione di coscienza. Separare questi fondi dal processo di stanziamento (dei fondi per lo Stato federale) consentirà a quanti la ritengono una questione di coscienza di votare per sostenere le nostre truppe, e anche di votare per lo stanziamento di fondi all’Ucraina”, ha dichiarato il deputato.
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