Il Quad intende rispondere alle “sfide decisive del nostro tempo” e guardare al futuro, cercando di sostenere la pace, la prosperità e la democrazia. A questo scopo saranno istituiti diversi gruppi di lavoro congiunti: sui vaccini, sulle tecnologie cruciali e sul clima. Inoltre, i rappresentanti dei quattro Paesi coinvolti – Australia, Giappone, India e Stati Uniti – si riuniranno con cadenza regolare. Questi gli elementi salienti del primo vertice dei leader, che si è tenuto oggi in videoconferenza e si è concluso con un comunicato congiunto. I partecipanti, il presidente statunitense Joe Biden, il primo ministro giapponese Yoshihide Suga, l’indiano Narendra Modi e l’australiano Scott Morrison, si sono anche ripromessi di incontrarsi di persona entro la fine dell’anno.
Tra “le sfide globali più urgenti” vengono citati l’impatto economico e sanitario della pandemia, i cambiamenti climatici, il cyber-spazio, le tecnologie cruciali, la lotta al terrorismo, gli investimenti in infrastrutture di qualità, l’assistenza umanitaria e soccorso in caso di calamità e i domini marittimi. I leader del quattro Paesi si sono impegnati a collaborare sul fronte della sicurezza marittima, con particolare riferimento al Mar Cinese Orientale e Meridionale, richiamando il ruolo prioritario del diritto internazionale e in particolare della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (Unclos). Infine, è stato ribadito l’impegno per la completa denuclearizzazione della Corea del Nord in conformità con le risoluzioni del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
“I nostri sforzi congiunti verso questa visione positiva sono nati da una tragedia internazionale, lo tsunami del 2004. Oggi, la devastazione globale provocata dal Covid-19, la minaccia del cambiamento climatico e le sfide alla sicurezza che la regione deve affrontare ci richiamano con rinnovato intento”, si legge nel primo dei cinque punti del comunicato. “Insieme, ci impegniamo a promuovere un ordine libero e aperto basato sulle regole, radicato nel diritto internazionale per promuovere la sicurezza e la prosperità e contrastare le minacce nell’Indo-Pacifico e oltre. Sosteniamo lo stato di diritto, la libertà di navigazione e di sorvolo, la risoluzione pacifica delle controversie, i valori democratici e l’integrità territoriale”, prosegue la nota. L’impegno è esteso alla collaborazione anche con altri partner, a cominciare dall’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean), centrale nella regione.
“Uniremo le forze per espandere la produzione di vaccini sicura, accessibile economicamente ed efficace e un accesso equo” a questi prodotti, hanno dichiarato i leader, riconoscendo che nessuno può essere al sicuro finché la pandemia continua a diffondersi. I comuni sforzi riguarderanno “le capacità mediche, scientifiche, finanziarie, di produzione e fornitura”, hanno annunciato. “Collaboreremo per rafforzare l’accesso equo ai vaccini per l’Indo-Pacifico, con uno stretto coordinamento con le organizzazioni multilaterali tra cui l’Organizzazione mondiale della sanità e il programma Covax”, hanno precisato. Al tempo stesso i quattro Paesi chiedono “una riforma dell’Organizzazione mondiale della sanità trasparente e orientata ai risultati”.
Le parti hanno riconosciuto il cambiamento climatico come “una priorità globale” e richiamato gli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul contenimento dell’innalzamento della temperatura terrestre. Un lavoro congiunto sarà svolto in materia di “mitigazione, adattamento, resilienza, tecnologia, sviluppo delle capacità e finanziamento”. Ampio spazio è dedicato alle“tecnologie cruciali del futuro per garantire che l’innovazione sia coerente con un Indo-Pacifico libero, aperto, inclusivo e resiliente”. Su questo tema lavorerà un apposito gruppo di lavoro “per facilitare la cooperazione sugli standard internazionali e sull’innovazione”. “Per promuovere questi e altri obiettivi, raddoppieremo il nostro impegno nel coinvolgimento nel Quad”, hanno sintetizzato i leader.
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