L’arricchimento dell’uranio da parte dell’Iran non ha giustificazioni civili credibili. Lo hanno affermato in una dichiarazione congiunta i governi di Francia, Germania, Regno Unito e Stati Uniti, prendendo atto del rapporto dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) in cui si accusa Teheran di aver “modificato sostanzialmente”, e senza informare anticipatamente l’Aiea medesima, la configurazione di alcune centrifughe per la produzione di uranio arricchito fino al 60 per cento di purezza. Questo cambiamento non notificato “non è in linea con gli obblighi dell’Iran” nei confronti dell’Aiea e mina quest’ultima nella sua capacità di vigilare sulle strutture nucleari iraniane.
Le dichiarazioni iraniane, per le quali le critiche si basano su un rapporto “errato”, sono “inadeguate”: “giudichiamo le azioni dell’Iran sulla base di rapporti imparziali e obiettivi dell’Aiea, non delle intenzioni presunte dell’Iran”. L’arricchimento dell’uranio “comporta significativi rischi di proliferazione e non ha giustificazioni civili credibili”, si legge nel comunicato congiunto. Teheran “non ha offerto una risposta credibile alle questioni aperte nell’indagine sulle salvaguardie dell’Aiea, malgrado l’adozione di due risoluzione sul tema l’anno scorso”, prosegue il testo.
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