Gli Stati Uniti stanno per perdere la supremazia nel teatro bellico sottomarino, che hanno mantenuto per decenni, a causa dei progressi conseguiti dalla Cina sul fronte delle tecnologie di propulsione e rilevamento. Lo scrive il “Wall Street Journal”, secondo cui i rapidi progressi della prima potenza asiatica presentano preoccupanti implicazioni in termini di pianificazione militare e in vista di un potenziale conflitto a Taiwan. Come ricorda il quotidiano, all’inizio di quest’anno la Cina ha varato un sottomarino d’attacco con sistema di propulsione a idrogetto. Si tratta, come evidenziato dal quotidiano, del primo utilizzo di tale sistema di propulsione avanzato, che anche gli Stati Uniti stanno introducendo solamente nel loro nuovo sottomarino. Alcuni mesi prima del varo, foto satellitari del cantiere per sottomarini a propulsione navale di Huludao aveva mostrato sezioni di un sottomarino di dimensioni senza precedenti in Cina. Pechino – scrive il quotidiano statunitense – sta rapidamente colmando il divario con gli Stati Uniti in termini di rumorosità dei sistemi propulsivi e capacità di rilevamento sottomarino, che sino ad oggi rendevano i sottomarini d’attacco statunitensi assai superiori a quelli cinesi. Quel che è peggio, la Cina può far leva sulla sua capacità manifatturiera per produrre sottomarini a un ritmo superiore a quello degli Stati Uniti, come già sta accadendo per diverse categorie di navi da guerra, inclusi i cacciatorpediniere lanciamissili.
Nel 2021 è stato completato nei cantieri navali di Huludao un secondo complesso per l’assemblaggio, consentendo così al cantiere di lavorare contemporaneamente alla fabbricazione di due sottomarini. Nel frattempo, il Pacifico sta diventando un teatro sempre più pericoloso per i sottomarini statunitensi: Pechino ha quasi completato la realizzazione di una serie di reti di sensori subacquei nota come “Grande muraglia sottomarina”, destinata a monitorare il Mar Cinese Meridionale e altre regioni chiave al largo delle coste cinesi. L’Esercito popolare di liberazione cinese si sta dotando di ulteriori capacità di lotta antisommergibili, con l’acquisizione di un maggior numero di aerei ed elicotteri per il pattugliamento marittimo in grado di interagire con le sonoboe collocate in mare dal Paese. Il “Wall Street Journal” ricorda che ad agosto le forze armate cinesi hanno effettuato una vasta esercitazione di lotta antisommergibile nel Mar Cinese Meridionale protrattasi per più di 40 ore, col coinvolgimento di decine di aerei da pattugliamento marittimo e lotta antisommergibile Y-8. La conclusione che il quotidiano trae da questi sviluppi, cui si associa la rapida espansione della flotta cinese di superficie, è che “l’era di dominio incontrastato degli Stati Uniti nei mari attorno alla Cina sta giungendo al termine”.
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