Le comunicazioni aperte nel settore della Difesa fra gli Stati Uniti e la Cina sono cruciali per evitare conflitti e rafforzare la stabilità nella regione dell’Asia-Pacifico, e sebbene il conflitto non sia al momento “né imminente, né inevitabile”, Washington legge con preoccupazione la riluttanza di Pechino ad impegnarsi in un dialogo più proficuo. Lo ha dichiarato il segretario alla Difesa degli Stati Uniti Lloyd Austin parlando al Dialogo Shangri-La, la conferenza sulla sicurezza dell’Asia organizzata dall’Istituto internazionale per gli studi strategici (Iiss) in corso oggi e domani a Singapore. “Più parliamo, più possiamo evitare fraintendimenti e calcoli errati che potrebbero portare a crisi o conflitti”, ha sostenuto Austin, che si è detto “profondamente preoccupato (dal fatto) che la Repubblica popolare cinese non sia stata disposta a impegnarsi più seriamente su meccanismi migliori per la gestione delle crisi tra i nostri due eserciti”. Austin si è riferito in modo esplicito alle operazioni condotte da aerei cinesi che effettuano “intercettazioni rischiose di aerei statunitensi e alleati che volano legalmente nello spazio aereo internazionale”. “Non ci faremo scoraggiare da comportamenti operativi pericolosi in mare o nello spazio aereo internazionale”, ha scritto in una serie di tweet riassumendo il suo discorso al vertice, nel quale ha ribadito che “il dialogo non è una ricompensa. È una necessità“. “Per i leader responsabili della Difesa, il momento giusto per parlare è qualsiasi momento, il momento giusto per parlare è ogni volta e il momento giusto per parlare è ora”, ha dichiarato.
Singapore ospita oggi e domani la ventesima edizione del Dialogo Shangri-La, conferenza sulla sicurezza dell’Asia organizzata dall’Istituto internazionale per gli studi strategici (Iiss). Il discorso di punta, nella giornata inaugurale, è stato affidato al primo ministro dell’Australia, Anthony Albanese. Oltre al segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, fra i relatori di punta è atteso anche il ministro della Difesa della Cina, Li Shangfu, che interverrà domani. La prima giornata di lavori sarà articolata in tre sessioni speciali dedicate alle implicazioni della competizione tecnologia sulla sicurezza, alle sfide per lo sviluppo delle capacità militari dell’Asia-Pacifico e alla dimensione nucleare della sicurezza regionale. Il programma della seconda giornata prevede quattro sessioni plenarie, su altrettanti temi: la leadership degli Stati Uniti nell’Indo-Pacifico; la costruzione di una regione Asia-Pacifico stabile e in equilibrio; la risoluzione delle tensioni regionali; l’evoluzione dell’ordine della sicurezza marittima. Parallelamente si svolgeranno altre tre sessioni speciali: sulla centralità dell’Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico (Asean); sulla gestione della sicurezza euroatlantica e asiatico-pacifica; sulla cooperazione di difesa nell’Oceano Indiano. Nella terza e conclusiva si succederanno altre tre sessioni plenarie, incentrate sulle nuove iniziative di sicurezza della Cina, sulle nuove partnership e sullo sviluppo di modelli di sicurezza cooperativi.
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