Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha intrattenuto una conversazione telefonica con il primo ministro ceco Andrej Babis. Secondo quanto riferito dal dipartimento di Stato Usa, Blinken ha sottolineato l’impegno degli Stati Uniti verso la Nato, il partenariato Usa-Ue, la lotta comune contro la pandemia da Covid-19 e l’importanza della continuo ammodernamento delle Forze militari e della robusta spesa per la difesa da parte degli alleati dell’Alleanza. Il segretario di Statao Usa e Babis hanno discusso inoltre “dell’impegno condiviso per superare e riprendersi dalla pandemia Covid-19”. Il segretario Blinken ha sottolineato la necessità di “proteggere le infrastrutture fondamentali, compresa l’energia nucleare ceca e le reti 5G, da attori non affidabili e l’importanza dell’Iniziativa dei tre mari per rafforzare la resilienza economica regionale”, si legge nella nota. Blinken ha ringraziato il capo di governo ceco per il servizio della Repubblica Ceca come forza “protettrice in Siria e per il continuo sostegno in Afghanistan e Iraq”.
Quello del capo della diplomazia di Washington è un riferimento velato ai rapporti tra Repubblica Ceca e Cina, tornati di recente al centro del dibattito pubblico per quello che riguarda il fronte vaccini. Nella giornata di ieri, Babis ha assicurato che Praga non ha avviato trattative per l’acquisto del vaccino cinese anti-Covid. Il premier ceco ha confermato di aver chiesto al presidente, Milos Zeman, di contattare l’omologo cinese, Xi Jinping. Tuttavia, precisa il capo del governo di Praga, Zeman lo ha contattato al fine di sondare soltanto la possibilità che Pechino fornisca vaccini. Anche la portavoce del ministero della Sanità, Barbora Peterova, ha dichiarato che il dicastero “non sta al momento intraprendendo alcuna azione in merito al vaccino di Sinopharm” ma che è al corrente delle iniziative del capo dello Stato e del governo.
Il titolare del ministero, Jan Blatny, ha più volte affermato che tutti i vaccini impiegati in territorio ceco devono essere registrati dall’Agenzia europea per i medicinali (Ema). Non sarebbe possibile utilizzarli altrimenti, a meno di una deroga decisa dal ministero della Sanità previo parere dell’Istituto statale per il controllo sui farmaci (Sukl). Il premier vorrebbe che anche i produttori del vaccino cinese facessero richiesta di autorizzazione all’Ema, come recentemente fatto da quelli del vaccino russo Sputnik V. Se e quando il ministero della Sanità dovesse autorizzare la somministrazione di questi due vaccini in Repubblica Ceca, essa sarebbe su base volontaria, ha aggiunto il capo del governo.
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