Gli Stati Uniti sono in piena corsa per battere un nuovo, triste record: quello delle sparatorie di massa. Con la strage avvenuta sabato scorso in un centro commerciale di Allen, in Texas, sono 22 i simili episodi avvenuti dall’inizio dell’anno in tutto il Paese. Il numero delle vittime, con gli otto morti del fine settimana, è salito così a 115.
Il record delle sparatorie di massa, secondo i dati della Northeastern University, è stato battuto nel 2022, con 36 stragi con armi da fuoco e 186 morti complessivi. Si tratta del dato più alto registrato dal 2006, quando è stata creata l’apposita banca dati, che include tutti gli episodi di violenza con armi da fuoco nelle quali perdano la vita almeno quattro persone escluso l’autore. “Studio questi dati da 40 anni, e quest’anno è il peggiore”, ha commentato al “Washington Post” James Alan Fox, docente di criminologia alla Northeastern.
“Le sparatorie di massa sono un evento raro. In media se ne verificano sei l’anno. Siamo già ben oltre”, ha aggiunto Fox. Quella di sabato è stata la terza sparatoria di massa avvenuta quest’anno in Texas, Stato che già lo scorso anno è stato quello degli Usa nel quale si sono verificati più episodi di questo genere, sei in totale. Il governatore del Texas, il repubblicano Greg Abbott, ha dichiarato ieri a “Fox News” che la priorità delle autorità dev’esser quella di rispondere ai problemi di salute mentale dei cittadini piuttosto che quella di restringere l’accesso alle armi da fuoco.
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