È un siriano richiedente asilo, Abdalmasih Hanoun, l’aggressore che questa mattina ha attaccato con un coltello un gruppo di persone in un parco di Annecy, in Francia, facendo cinque feriti, di cui quattro bambini di un’età media di tre anni. Tra le persone colpite dalle coltellate dell’aggressore, tre si troverebbero in pericolo di vita.
L’uomo aveva ottenuto l’asilo in Italia e in Svizzera, oltre che in Svezia. Lo riferisce l’emittente televisiva “BfmTv”. L’uomo, 32 anni, aveva visto respinta al sua richiesta di asilo in Francia il 4 giugno scorso proprio perché glie era già stata accordata in altri tre Paesi. L’attentatore si è presentato come un “cristiano di Siria”.
Secondo le ricostruzioni riportate dai media, Abdalmasih ha puntato un gruppo di bambini presenti nel parco aggredendoli a coltellate. Una volta intervenuta la polizia, ha cercato di fuggire colpendo un uomo anziano prima di essere fermato rimanendo ferito nello scontro con gli agenti.
Immediata la reazione della classe politica. La leader del Rassemblement National Marine Le Pen ha parlato di “spavento e orrore”, mentre il leader della France Insoumise, Jean-Luc Melenchon, ha espresso il proprio “affetto” per i bambini e “compassione” per le famiglie. “La Nazione è sotto shock”, ha invece scritto su Twitter il presidente Emmanuel Macron, condannando un “attacco di una vigliaccheria assoluta”.
La Procura: “Non è un atto terroristico”
L’attacco avvenuto oggi ad Annecy, dove un uomo ha accoltellato sei persone tra cui quattro bambini piccoli, apparentemente non ha un “movente terrorista”. Lo ha detto la procuratrice di Annecy, Lisa Bonnet-Matis, durante un punto stampa. “Il movente resta da determinare”, ha detto la procuratrice.
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