I Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di maggiori risorse e servono nuovi canali per attrarre investimenti. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel corso del suo intervento al vertice sugli Obiettivi di sviluppo sostenibile (Sdg) alla sede delle Nazioni Unite di New York. “La mia generazione è cresciuta con l’idea che figli e nipoti avrebbero vissuto meglio di noi. Ma una serie di crisi a cascata ha fatto regredire i progressi verso i nostri obiettivi di sviluppo sostenibile. Prima la pandemia, poi la guerra di aggressione della Russia con il suo impatto devastante sulla sicurezza alimentare ed energetica globale. Il tutto con gli effetti a catena di un pianeta in ebollizione”, ha detto von der Leyen.
“In questo contesto, i Paesi in via di sviluppo hanno bisogno di maggiori risorse per far uscire le persone dalla povertà e per passare a un’economia pulita ed equa. Ecco perché accolgo con favore il piano sugli obiettivi di sviluppo sostenibile del segretario generale Antonio Guterres”, ha aggiunto la presidente della Commissione europea. “Nel 2022, l’Europa ha elargito aiuti allo sviluppo per una cifra 93 miliardi di euro, con un aumento del 30 per cento rispetto all’anno precedente. E oggi rappresentiamo oltre il 40 per cento dell’assistenza globale. Sappiamo quali sono i nostri obblighi, ma i finanziamenti pubblici da soli non bastano. Dobbiamo esplorare tutte le strade per attirare nuovi finanziamenti verso i Paesi in via di sviluppo, in primo luogo con la riforma della Nuova banca di sviluppo”, ha concluso von der Leyen.
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