La Commissione europea oggi ha adottato un quadro temporaneo di crisi per consentire agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia nel contesto dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. “In questo momento critico l’Unione europea continua a stare dalla parte dell’Ucraina e del suo popolo. Dobbiamo opporci a questa invasione crudele perché è in gioco anche la nostra libertà”, ha dichiarato la vicepresidente Margrethe Vestager. “Le sanzioni adottate dall’Ue e dai suoi partner internazionali hanno colpito duramente l’economia russa. Queste sanzioni colpiscono anche l’economia europea e continueranno a farlo nei prossimi mesi”, ha spiegato. “Dobbiamo mitigare l’impatto economico di questa guerra e sostenere le aziende e i settori gravemente colpiti. E dobbiamo agire in modo coordinato”, ha sottolineato ancora Vestager. In quest’ottica, la Commissione permetterà agli Stati membri di utilizzare la flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato “per affrontare questa situazione senza precedenti, proteggendo al contempo la parità di condizioni nel mercato unico”.
Vestager ha spiegato che “il quadro di crisi temporaneo integra l’attuale strumentario per gli aiuti di Stato con molte altre possibilità già a disposizione degli Stati membri, come le misure che prevedono il risarcimento alle imprese per i danni direttamente subiti a causa di circostanze eccezionali e le misure delineate nelle comunicazioni della Commissione sugli sviluppi del mercato dell’energia”. Il nuovo quadro consentirà agli Stati membri di “concedere importi limitati di aiuto alle imprese colpite dalla crisi attuale o dalle relative sanzioni e controsanzioni; garantire che rimanga disponibile alle imprese una liquidità sufficiente; e compensare le imprese per i costi aggiuntivi sostenuti a causa dei prezzi eccezionalmente alti del gas e dell’elettricità”, ha illustrato Vestager. “Questi tipi di misure saranno disponibili anche per le aziende che si qualificano come in difficoltà, dato che possono avere un bisogno acuto di liquidità a causa delle circostanze attuali, che arrivano sulla scia della pandemia del coronavirus”, ha chiarito la vice presidente. “Le entità controllate dalla Russia sottoposte a sanzioni saranno escluse dal campo di applicazione di queste misure”, ha specificato.
Per fare un esempio: se gli Stati membri vogliono minimizzare l’impatto del forte aumento dei costi dei fattori produttivi, “possono introdurre immediatamente schemi per concedere fino a 400 mila euro per ogni azienda colpita” dalla crisi. “La Commissione è pronta a lavorare immediatamente con gli Stati membri per trovare soluzioni praticabili che preservino questa parte importante della nostra economia, utilizzando la piena flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato”, ha continuato Vestager. “Al fine di preservare la parità di condizioni nel mercato unico, il nuovo quadro di crisi temporaneo include una serie di garanzie. Gli Stati membri sono anche invitati a includere requisiti di sostenibilità per la concessione di aiuti per i costi energetici aggiuntivi legati ai prezzi elevati di gas ed elettricità. La Commissione continuerà a monitorare la situazione e a fornire il sostegno necessario ai governi e ai cittadini”, ha concluso la vice presidente.
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