Si va verso la sospensione della cosiddetta “clausola di salvaguardia” (la general escape clause), ovvero il Patto di stabilità europeo, anche nel 2022. Una decisione finale al riguardo da parte della Commissione è attesa nel mese di maggio in concomitanza con la pubblicazione delle previsioni economiche di primavera. Lo hanno confermato oggi sia il vicepresidente esecutivo per un’economia al servizio delle persone, Valdis Dombrovskis, che il commissario all’Economia Paolo Gentiloni, durante la conferenza stampa al termine del Collegio che ha approvato la comunicazione sugli orientamenti di politica fiscale per il prossimo futuro. Altro punto rimarcato in particolare da Gentiloni è il sostegno all’economia che dovrà essere fornito almeno fino al 2023 per fare fronte all’impatto della pandemia di Covid-19. “Meglio sbagliare facendo troppo piuttosto che troppo poco”, ha detto Gentiloni, sottolineando che la battaglia contro il Covid non è ancora vinta. Il governo italiano, così come gli altri Paesi, ha 55 giorni per presentare il piano di recupero e resilienza. Lo ha detto il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, a margine della presentazione della comunicazione sulla politica di bilancio. “I tempi sono 55 giorni. Noi come indicazione dobbiamo ricevere i piani entro la fine di aprile, per approvarli nelle settimane successive, e arrivare”, dopo le ratifiche nei Parlamenti nazionali della decisione sulle risorse proprie, “a erogare il pre-finanziamento del 13 per cento, almeno per i Paesi che hanno i piani approvati, prima della pausa estiva”, ha spiegato. “Quindi, 55 giorni possono sembrare tanti o pochi. Io so che il ministro (all’Economia, Daniele) Franco, come punto di riferimento per l’intero governo, sta lavorando intensamente per rafforzare il piano dove va rafforzato e mi auguro che questo porti il mese prossimo a una versione finale del piano molto avanzata. E comunque stiamo collaborando e abbiamo contatti e riunioni tra i nostri uffici più di una volta a settimana”, ha aggiunto.
Per la Commissione europea sarebbe un “errore politico” ritirare il sostegno troppo rapidamente dato che il modo migliore per garantire la sostenibilità del debito pubblico è sostenere la ripresa. “Abbiamo ritenuto importante fornire questa guida preliminare ora per dare una certa prevedibilità per gli Stati membri, prima che presentino i loro programmi di stabilità e convergenza, i loro piani di bilancio a medio termine, alla Commissione il mese prossimo”, ha spiegato lo stesso Gentiloni. “La nostra decisione lo scorso marzo di attivare la clausola di salvaguardia generale è stata un riconoscimento della gravità della crisi in atto. È stata anche una dichiarazione della nostra determinazione a prendere tutte le misure necessarie per affrontare la pandemia e sostenere posti di lavoro e aziende”, ha aggiunto il commissario europeo che per quanto riguarda la clausola di salvaguardia generale del Patto di stabilità e di crescita dell’Ue ha chiarito: “Prenderemo la nostra decisione finale per il 2022 a maggio, insieme al Consiglio e sulla base delle nostre previsioni economiche di primavera”. Gentiloni ha poi spiegato che la battaglia contro il Covid non è ancora vinta e continua a pesare sull’economia e la società. Per questo motivo anche quest’anno ci sono “motivi validi” per non aprire procedure per i disavanzi eccessivi da parte degli Stati membri.
La Commissione europea in ogni caso consiglia ai Paesi con alti debiti di seguire una politica fiscale prudente, utilizzando i fondi del dispositivo di Recupero e resilienza per finanziare investimenti addizionali, ha ricordato da parte sua Dombrovskis. “Quello che diciamo è che nel ciclo del semestre europeo presenteremo presto delle raccomandazioni includendo elementi quantitativi”, ha aggiunto. In particolare, “per i Paesi con debiti elevati consigliamo fin da ora una politica fiscale prudente, utilizzando i fondi dell’Rrf per finanziare investimenti addizionali. L’Italia è uno dei maggiori beneficiari, se non il maggiore, dell’Rrf”, ha detto. In ogni caso il vice presidente esecutivo della Commissione Ue ha sottolineato che il sostegno all’economia dovrebbe continuare per tutto il tempo necessario per attutire l’impatto della crisi e “promuovere una ripresa resiliente e sostenibile”.
La Commissione europea ha adottato oggi una comunicazione che fornisce agli Stati membri ampi orientamenti sulla conduzione della politica di bilancio nel prossimo futuro e fornisce i principi guida per la corretta progettazione e qualità delle misure fiscali. L’esecutivo europeo si è impegnato dunque a garantire una risposta politica coordinata e coerente alla crisi attuale e ciò richiede politiche di bilancio credibili che affrontino le conseguenze a breve termine della pandemia di coronavirus e supportino la ripresa, pur non mettendo in pericolo la sostenibilità a medio termine. Nelle comunicazioni si osserva inoltre che gli investimenti pubblici finanziati dalle sovvenzioni del dispositivo di Ripresa e resilienza (la Recovery and Resilience Facility, Rrf) dovrebbero aggiungersi ai livelli esistenti di investimento pubblico e non andranno ad aumentare disavanzi e i debiti nazionali.