L’Italia sostiene “con forza” la proposta da dieci punti presentata dal presidente Volodymyr Zelensky per la pace in Ucraina. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante il suo intervento alla riunione odierna del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, dedicata all’Ucraina. “Siamo molto preoccupati per la situazione relativa alla sicurezza della centrale nucleare di Zaporizhzhia: dobbiamo continuare a sostenere il lavoro dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), per evitare una nuova Chernobyl”, ha detto. “L’Ucraina e il suo presidente – ha continuato il Tajani -Volodymyr Zelensky, sanno che possono contare sull’Italia, che rimarrà al loro fianco”, ha detto, aggiungendo che “qualcosa non ha funzionato: abbiamo dato per scontate la pace e la sicurezza internazionale”.
E poi: “La posizione del governo italiano sulla guerra in Ucraina è chiara a tutti: siamo al fianco del popolo ucraino, mentre combatte per la propria libertà. Le conseguenze della guerra hanno colpito tutti noi: dalla crisi energetica all’incremento dei prezzi delle materie prime, per arrivare all’aumento dell’inflazione e ad una crescente pressione migratoria in arrivo dall’Africa, che interessa soprattutto l’Italia ed è stata ulteriormente acuita dalla Russia, che ha bloccato l’accordo per il grano ucraino”, ha detto, aggiungendo che la comunità internazionale “non si arrenderà, nonostante tutte queste difficoltà: vogliamo una pace giusta per l’Ucraina”.
“La ricostruzione dell’Ucraina sarà tra le priorità della presidenza di turno italiana del G7 – ha aggiunto il vicepremier e titolare della Farnesina durante il suo intervento – L’invasione russa ha danneggiato più di 120 siti religiosi, secondo i dati dell’Unesco, e dopo il bombardamento della cattedrale di Odessa abbiamo lanciato una iniziativa per la sua ricostruzione”, ha detto, ricordando che la cattedrale è stata progettata da architetti italiani. “L’Italia sarà in prima fila per la sua ricostruzione”.
Riguardo alle Nazioni Unite, Antonio Tajani ha sottolineato che la comunità internazionale “deve proteggere i principi di sovranità e integrità territoriale che sono alla base del suo statuto”. Il Consiglio di sicurezza delle nazioni unite è rimasto “bloccato per decenni: deve diventare più equo e inclusivo”, ha spiegato Tajani. “I Paesi africani, asiatici e latinoamericani, così come le nazioni insulari, devono essere giustamente rappresentante, senza creare nuove gerarchie o privilegi”, ha detto il vicepremier.
Sulla decisione russa di porre fine all’iniziativa del grano ucraino nel Mar Nero “L’Italia condanna fermamente questa decisione che mette a rischio la vita di milioni di persone in Africa, impattando negativamente sulla sicurezza alimentare e costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare la propria terra, cadendo nelle mani dei trafficanti di esseri umani”, ha detto, aggiungendo che il governo italiano accoglie favorevolmente il lavoro del presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, e del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per rilanciare l’accordo sul grano.
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