La difesa aerea dell’Ucraina ha distrutto questa notte 37 missili e 30 droni lanciati dalla Russia contro diverse regioni del Paese. Lo ha riferito in un messaggio su Telegram il comandante delle Forze armate dell’Ucraina, Valerij Zaluzhnyj, precisando che le forze russe hanno lanciato in totale circa 40 missili da crociera e 35 droni, prendendo di mira strutture militari e infrastruttura critica dell’Ucraina. “Le forze e i mezzi dell’aeronautica in collaborazione con diverse unità delle forze di difesa ucraine hanno distrutto 67 obiettivi aerei”, ha detto il comandante in capo. Le regioni che sono state bombardate questa notte sono quelle di Kiev, Leopoli, Odessa, Mykolaiv, Kropyvnyckyj, Khmelnytskyi, Zhytomyr e Vinnitsa.
Nella regione di Kiev gli attacchi non hanno causato vittime. Lo ha reso noto su Telegram il capo della polizia della regione di Kiev, Andriy Nebytov. Il funzionario ha spiegato che quasi tutti i missili e droni lanciati dalla Russia sono stati abbattuti. Tuttavia, alcuni proiettili hanno causato danni alle abitazioni e alle infrastrutture in diverse aree della regione di Kiev. Come ha precisato il governatore regionale, Serhiy Popko, la difesa aerea ha abbattuto più di 40 missili, razzi e droni.
Intanto, il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Mykhailo Podolyak, ha commentato il massiccio attacco con droni suicidi di fabbricazione iraniana subito la scorsa notte da Kiev, affermando che l’Iran subirà “conseguenze” per la fornitura di armi alla Russia. “Teheran è diventato un alleato chiave di Mosca in questa guerra, fornendo deliberatamente armi per attacchi contro città civili”, ha scritto il funzionario ucraino su Twitter. “L’attacco di stanotte con 50 droni Shahed (…) è un’altra eloquente conferma di questa verità”, ha aggiunto Podolyak. “Oggi vorrei ricordare a Tehran le leggi di base della vita, in particolare la legge del boomerang. Non lasciatevi confondere dall’illusione della lontananza geografica o dalle priorità immediate dell’Ucraina. Una volta scagliati, gli Shahed troveranno di sicuro un giorno la strada del loro costruttore”, ha concluso Podolyak, prima di anticipare la presentazione di sanzioni unilaterali contro l’Iran entro 50 giorni.
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