Il leader del partito ucraino filorusso Piattaforma di opposizione-Per la vita, Viktor Medvedchuk, si trova agli arresti domiciliari e rischia una condanna per alto tradimento. A disporre la misura cautelare il tribunale distrettuale Pechersky di Kiev, che dovrà ora stabilire se Medvedchuk ha trasferito informazioni militari secretate a Taras Kozak, imprenditore ucraino, mentre quest’ultimo si trovava in visita in Russia. Come spiegato dal direttore del Servizio di sicurezza ucraino (Sbu), Ivan Bakanov, “questo episodio è avvenuto nell’agosto del 2020. Medvedchuk ha inviato dati segreti sulla posizione dell’unità militare nascosta delle forze armate ucraine, il suo personale e l’addestramento al combattimento a Kozak, che si trovava allora sul territorio della Russia, e, molto probabilmente, è ancora lì oggi. Una sorta di regalo ai servizi speciali russi. Secondo le indagini, la parte russa ha ricevuto queste informazioni”, ha detto Bakanov.
Sul tema è intervenuto oggi il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, secondo cui nella vicenda che vede coinvolto Medvedchuk, le autorità di Kiev hanno utilizzato solo gli strumenti consentiti dalla legge di fronte a un rischio per la sicurezza nazionale. “Attraverso strumenti legali, Medvedchuk è stato privato della possibilità di utilizzare i mezzi di comunicazione e la proprietà statale per colpire apertamente l’Ucraina e causare danni devastanti alla sicurezza nazionale”, ha detto Zelensky alla rivista “Focus”. In merito alle indagini, il partito filorusso Piattaforma di opposizione ha reso noto che le sue attività politiche in Ucraina proseguiranno, nonostante le minacce e le “pressioni senza precedenti” delle autorità. La formazione d’opposizione ha definito le accuse verso Medvedchuk e Kozak come delle forme di “vendetta e rappresaglia”. “Nonostante pressioni e minacce senza precedenti, l’uso di risorse amministrative e attacchi da parte di nazionalisti radicali che godono del pieno sostegno del governo di Zelensky, il partito continua ad essere attivo in politica”, si legge in una nota di Piattaforma d’opposizione.
Il presidente russo Vladimir Putin considera Viktor Medvedchuk come un politico che spinge per la normalizzazione dei rapporti fra Kiev e Mosca. Lo ha affermato oggi il portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, commentando la decisione di una corte ucraina di porre agli arresti domiciliari Medvedchuk, accusato di tradimento. Putin considera Medvedchuk “come uno dei politici ucraini che, a differenza di molti altri, concorda con il punto di vista che vede come necessaria la normalizzazione di relazioni mutualmente benefiche fra Russia e Ucraina“, ha spiegato Peskov, ricordando come il presidente russo e il politico ucraino “si conoscono da molto tempo. Il Cremlino segue la situazione legata a Medvedchuk ma non ha intenzione di interferire, ha proseguito il portavoce. “Vogliamo però essere sicuri che non si stia assistendo a una caccia alle streghe politica e a un repulisti per eliminare dalla competizione delle figure rivali”, ha aggiunto Peskov.
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