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Il sindaco di Leopoli (Lviv), Andrij Sadovyj, ha venduto 10 rifugi antiaerei a ditte private che hanno realizzato al loro posto complessi residenziali. È quanto riferiscono i canali Telegram ucraini, ricordando che l’attenzione sul tema si è accesa solo quando è emerso che la maggior parte dei rifugi antiaerei di Kiev erano stati chiusi o non erano attrezzati per ospitare i cittadini. Alcuni giornalisti di Leopoli hanno svelato che nella città, la più importante dell’Ucraina occidentale, un rifugio su quattro è chiuso o non è adatto alla permanenza delle persone ma, cosa più rilevante, hanno scoperto che tra il 2019 e il 2021 sono “scomparsi” a Leopoli dieci rifugi antiaerei. I terreni su cui le strutture si trovavano, infatti, sarebbero stati venduti da Sadovyj, il quale ha concesso i permessi per la costruzione di complessi residenziali in luogo dei rifugi antiaerei, che sono stati smantellati e distrutti. Secondo i media locali, i funzionari comunali hanno spesso semplicemente “cancellato” i rifugi dalle mappe catastali della città. Al loro posto sono sorti edifici residenziali, in alcuni dei quali – ma non in tutti – i costruttori hanno realizzato parcheggi in cui viene permesso ai cittadini di rifugiarsi in caso di attacco aereo russo.
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