Questa mattina la guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con il Comando provinciale Napoli, ha eseguito quindici ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 5 ai domiciliari, in 7 regioni italiane. I soggetti fermati nell’ambito dell’operazione “Ferrami” sono ritenuti appartenenti a un’associazione per delinquere internazionale specializzata nel traffico illecito di rifiuti metallici e nell’autoriciclaggio di proventi illeciti, anche attraverso documenti attestanti operazioni inesistenti. Contestualmente sono state eseguite perquisizioni nei confronti di decine di soggetti e società, e sottoposti a sequestro preventivo beni per oltre 130 milioni di euro, tra cui disponibilità finanziarie, immobili, veicoli e quote societarie riconducibili agli indagati. Le indagini, dirette dalla procura di Torino, hanno consentito di individuare un’associazione criminale a carattere transnazionale, che reperiva in Italia rifiuti metallici acquistati ‘in nero’ e di cui veniva predisposta la ‘copertura’ documentale e contabile per farli apparire come rottami acquistati in modo lecito da imprese aventi sede all’estero, che ne attestavano falsamente la regolarità, secondo i requisiti previsti dalla normativa Ue.
Le indagini, dirette dalla procura della Repubblica di Torino, hanno consentito di individuare un sodalizio criminoso, a carattere transnazionale, che reperiva sul territorio italiano rifiuti metallici acquistati ‘”n nero”, predisponendo poi la “copertura” documentale e contabile allo scopo di farli apparire come rottami acquistati lecitamente da imprese aventi sede all’estero, che ne attestavano falsamente la regolarità secondo i requisiti richiesti dalla normativa dell’Unione Europea. In seguito i rifiuti venivano consegnati a fonderie o altre società commerciali del settore per essere reimmessi nel circuito produttivo. Le investigazioni, avviate nel 2018, sono partite a seguito di una segnalazione di operazione sospetta relativa ad anomale movimentazioni finanziarie tra un’impresa della Repubblica slovacca e un’azienda del Torinese, con sede secondaria in Campania, per attività di commercio di materiale ferroso. Secondo quanto osservato dagli inquirenti inquirenti sarebbero state movimentate circa 18mila tonnellate di rifiuti metallici.
Questa mattina la guardia di Finanza di Torino, in collaborazione con il Comando provinciale Napoli, ha eseguito quindici ordinanze di custodia cautelare, 10 in carcere e 5 ai domiciliari, in 7 regioni italiane.