E’ stato espulso e rimpatriato in Tunisia Nairi Nasir, 28 anni, irregolare sul territorio italiano. E’ successo ieri, dopo un’indagine di Polizia e carabinieri, al termine della quale l’uomo era stato denunciato per apologia e istigazione a delinquere con finalità di terrorismo. Lo scorso ottobre, al termine di una funzione religiosa in una moschea di Torino, Nairi si era avvicinato all’Imam esaltando l’azione terroristica dell’attentatore parigino responsabile della decapitazione del professor Samuel Paty, rimproverando il predicatore per aver invece stigmatizzato l’azione criminale.
Nairi, successivamente, in un centro d’accoglienza straordinario – dove si trovava perché positivo al Covid-19, aveva minacciato di tagliare la gola a diversi operatori sanitari rifiutando ogni regola di convivenza all’interno della struttura. Una volta dimesso, era stato portato al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di questo corso Brunelleschi, dove si era da subito fatto notare per l’inclinazione alla violenza, esternando più volte ad altri connazionali la volontà di compiere attentati in Italia in nome del Jihad.
Lo aveva fatto istigando alcuni stranieri a compiere atti di terrorismo, promettendo loro falsi documenti di soggiorno, minacciando altresì di tagliare la gola ad alcuni operatori delle forze dell’ordine in servizio presso il CPR (“state tranquilli che una volta usciti dal CPR ed arrivati in patria ci penso io a farvi avere i documenti per ritornare nuovamente in Italia…questa vita non vale niente e dobbiamo seguire la strada di Allah per fare Jihad o qui o in Siria… io non ho niente da perdere, quello è il mio obbiettivo e la mia strada…ci vediamo fuori e ti faccio esplodere perché io faccio kamikaze ishallah…vi taglio la gola…se mi mandi al mio paese… io dopo vado in Siria e voglio fare Jihad”). Durante il suo periodo di trattenimento presso il CPR Nairi aveva istigato alla rivolta alcuni connazionali (“spaccate le televisioni e incendiate le stanze… accendete la sigarette e date fuoco ai fazzoletti di carte e metteteli vicino ai materassi così brucia tutta la stanza”) concorrendo nei danneggiamenti di alcuni moduli abitativi, a seguito dei quali è stato anche tratto in arresto il 28 novembre e condannato alla pena di 2 mesi e 20 giorni di reclusione, venendo poi nuovamente tradotto al locale CPR.
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