Prende il via l’operazione di riqualificazione dell’ex Manifattura Tabacchi di Torino. Il percorso scelto dall’Agenzia del Demanio è il concorso internazionale di progettazione. L’accordo è stato firmato oggi al Palazzo Chiablese di Torino alla presenza delle istituzioni e delle università territoriali. Il Protocollo prevede l’insediamento, negli spazi recuperati della ex Manifattura Tabacchi, di più funzioni aperte e fruibili ai cittadini: un Polo Universitario con residenze, servizi per gli studenti e aule di alta formazione e un Polo Archivistico con aule di consultazione di documenti e un centro studi. Il concorso internazionale richiede una proposta progettuale che preveda lo studio delle connessioni urbane e il disegno degli spazi di relazione tra gli edifici con attenzione alle funzioni da insediare nell’area, con particolare attenzione alla sostenibilità, alla resilienza e all’inclusività sociale ed economica. Il bando si articola in due fasi. Il termine per la presentazione delle proposte progettuali e dei documenti amministrativi relativi alla prima fase è il 16 gennaio 2024; mentre alla seconda fase, che si concluderà il 22 aprile, accederanno le offerte selezionate dall’Agenzia. La proclamazione del vincitore della gara avverrà il 17 maggio 2024 con un premio di 393 mila euro.
“Il Concorso internazionale che lanciamo oggi è l’occasione per ripensare gli spazi in disuso, restituirgli vitalità e attrattività, trasformandoli in luoghi di conoscenza, di incontro e di cultura con un grande impatto sulla città. Mi auguro che ci sarà grande partecipazione – ha dichiarato Alessandra dal Verme, Direttore dell’Agenzia del Demanio. “Siamo impegnati in operazioni complesse di rigenerazione e riuso dei beni dello Stato con l’obiettivo di garantire la migliore qualità funzionale, tecnica e architettonica degli interventi, attivando processi di rigenerazione urbana, in collaborazione con le istituzioni competenti e secondo le esigenze e istanze espresse dal territorio. Il Polo Culturale che nascerà a Torino sarà un esempio dell’approccio sistemico che l’Agenzia adotta per valorizzare il patrimonio immobiliare basandosi sui principi della centralità dell’utenza, dell’innovazione e della sostenibilità economica, sociale e ambientale”, ha concluso.
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