Ringraziamo l’Europa per essere stata solidale con l’Emilia-Romagna. Lo ha affermato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al “Tg1”. Secondo il ministro i fondi per la ricostruzione dopo l’alluvione potrebbero essere intorno ai 400 milioni di euro.
Una parte dei 2 miliardi di euro sbloccati per la ricostruzione dopo l’alluvione “può essere erogata immediatamente”, anche nel giro di una settimana, ha affermato Tajani. Sulla scelta del commissario per la ricostruzione, “serve una persona che possa dedicarsi a tempo pieno” a tale attività, e che conosca il territorio. “Il governo deciderà nell’interesse dei cittadini dell’Emilia-Romagna”, ha detto ancora.
A livello europeo – ha continuato Tajani – serve uno sguardo d’insieme sul Mes e sull’Unione bancaria, “che è ferma” e bisogna continuare a lavorare anche sul Patto di stabilità. Sul Patto di stabilità, l’attuale proposta della Commissione Ue è migliore di quella già esistente, ha rilevato il ministro. Sui conti “bisognerebbe scorporare le spese per la guerra in Ucraina”, ha detto il ministro degli Esteri. Il rapporto tra Bruxelles e Roma deve essere sempre “di dialogo” e “flessibilità”, ha aggiunto.
Tajani ha poi parlato della guerra in Ucraina. Per il titolare della Farnesina vanno sostenute tutte le iniziative di pace sull’Ucraina, purché sia una pace “scritta nel rispetto del diritto internazionale”, tutelando la sovranità e integrità territoriale di Kiev.. “Oggi parlerò con il ministro degli Esteri del Sudafrica”, Paese che a sua volta sta lavorando a un’iniziativa di pace, ha osservato Tajani. “Anche papa Francesco, incontrando Zelensky, ha dato un segnale di rispetto del diritto internazionale”, ha rilevato Tajani. La minaccia nucleare – ha continuato – fa parte della propaganda del Cremlino. “Credo che questo sia un modo di cercare di intimorire l’Ucraina, non credo che Putin avrà mai il coraggio di usare armi nucleari, perché sarebbe un ‘autogol’”, con il rischio di colpire anche gli stessi soldati russi.
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