“L’Italia sta lavorando per affrontare la questione del traffico di esseri umani, per garantire stabilità nel Mediterraneo e per fare in modo che non sia più un cimitero di donne, uomini e bambini che scappano dai Paesi di origine”. Lo ha dichiarato il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, ospite di “Tg2 post estate”.
“Per fare questo dobbiamo risolvere i problemi in Tunisia e Libia dai quali parte il maggior numero di migranti”, ha proseguito il ministro, spiegando che l’accordo che si sta concludendo tra Ue e Tunisia, “punta ad affrontare la questione migratoria ma anche a favorire la crescita dell’area”. “Poi possiamo accogliere migranti che sono in grado di lavorare nell’industria e nell’agricoltura, questa è una migrazione che sosteniamo” ha aggiunto Tajani.
Sul recente ingresso della Svezia nella Nato il ministro degli Esteri è positivo: “Il concetto di sicurezza è complesso e non riguarda solo la frontiera con l’Ucraina, ma anche il Medio Oriente e l’Africa. Dobbiamo fare in modo che la Nato guardi verso sud”, ha proseguito Tajani, spiegando che la Turchia, “gioca un ruolo importante dal momento che dialoga sia con Putin che con Zelensky”. “Mi auguro che vada in porto la volontà del presidente turco Tayyip Recep Erdogan di prorogare i termini dell’accordo sul grano affinché i cereali possano arrivare in Africa”, ha spiegato il ministro. “Perché gli africani devono pagare il prezzo di una violazione del diritto internazionale da parte di Putin?”, ha domandato Tajani.
E sulla riforma della giustizia portata avanti dal ministro Nordio, Tajani ritiene che debba essere fatta perché “è un impegno sacro che abbiamo preso con gli elettori e non abbiamo alcun intento punitivo nei confronti della giustizia. Vorremmo che la legge sia uguale per tutti sul serio”, ha aggiunto.
Il ministro Tajani in questi giorni è impegnato non solo sui dossier caldi dei migranti e dell’Alleanza atlantica ma anche sull’eredità politica lasciata da Silvio Berlusconi, Forza Italia, di cui il prossimo anno verrà eletto il nuovo presidente. “E’ impossibile sostituire Silvio Berlusconi – ha commentato ancora – ma è possibile cercare di trasformare in realtà tutti i sogni che aveva ancora in testa, tra cui la riforma della giustizia, della burocrazia, quella fiscale e tributaria. C’è una grande voglia di centro, di una forza equilibrata, seria, credibile, affidabile e responsabile che sia un punto di riferimento per gli italiani che vogliono un governo che duri, che vogliono essere tutelati e avere una politica economica che gli consenta di tornare a casa tranquilli”, ha concluso il ministro nel suo intervento.
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