Il National Defense Authorization Act (Ndaa), il bilancio della Difesa Usa per il prossimo anno fiscale approvato ieri dalla Camera dei rappresentanti, include tra le voci di spesa anche l’autorizzazione allo stanziamento di sussidi e finanziamenti per 12 miliardi di dollari a Taiwan, per finanziare l’acquisto di armamenti Usa da parte dell’isola nell’arco dei prossimi cinque anni. Il bilancio, che dovrebbe essere definitivamente approvato dal Senato la prossima settimana, autorizza sussidi per un importo annuale di 2 miliardi di dollari tra il 2023 e il 2027, e altri 2 miliardi di dollari annui sotto forma di prestiti per l’acquisto di armi di fabbricazione statunitense da parte di Taipei.
La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una proposta di legge per aumentare a 858 miliardi di dollari il bilancio del 2023 per la politica nazionale in materia di difesa, ponendo anche fine all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i militari. Il disegno di legge, approvato con 350 voti favorevoli e 80 contrari, passerà ora al Senato, il cui voto è previsto nelle prossime settimane. Il maxi bilancio per il 2023 include 817 miliardi di finanziamenti solo per il dipartimento della Difesa, e tra le altre cose prevede un aumento in busta paga del 4,6 per cento per i militari. Particolare attenzione è stata dedicata al rafforzamento della difesa aerea e terrestre, oltre alla sicurezza cibernetica e ad ulteriori incrementi nell’assistenza all’Ucraina nel campo della sicurezza. L’abolizione dell’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19 per i militari è stata raggiunta dopo forti pressioni da parte degli esponenti del Partito repubblicano.
Il leader della minoranza alla Camera, Kevin McCarthy, ha dichiarato nella serata di ieri che la decisione “è una vittoria per i cittadini”. In precedenza, i rappresentanti della Casa Bianca hanno ribadito che il presidente Joe Biden continua a sostenere l’obbligo a vaccinarsi, ma che rimane aperto a compromessi. Durante un briefing virtuale organizzato questa mattina, il coordinatore per le comunicazioni strategiche al Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, ha affermato che la Casa Bianca “continua a ritenere che abolire l’obbligo di vaccinazione sia un errore: fare sì che le nostre truppe siano sempre pronte a difendere il nostro Paese rimane una priorità per il presidente”.
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