Banner Leonardo

Sudan-Sud Sudan, scontri tra fazioni rivali nell’area contesa di Abyei: almeno 32 morti

L'area, che ha riserve di petrolio, è popolata dalle comunità etniche ngor dinka e dall'araba Misseriya

Khartum
,

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

È di almeno 32 morti il bilancio, ancora provvisorio, degli scontri avvenuti nel fine settimana tra fazioni rivali del gruppo etnico dinka nell’area di Abyei, rivendicata sia dal Sudan che dal Sud Sudan. Secondo quanto riferito da fonti citate dai media locali, gli scontri sono scoppiati ieri mattina, quando giovani armati appartenenti alla fazione twic dinka, sostenuti da una milizia locale, hanno attaccato diversi villaggi della fazione ngok dinka a nord-est della città di Agok. Le violenze mortali sono comuno nella regione di Abyei, ricca di petrolio, dove i gruppi rivali sono impegnati in una disputa sull’ubicazione di un confine amministrativo. L’area di Abyei è stata rivendicata dal Sudan e dal Sud Sudan da quando quest’ultimo ha dichiarato la propria indipendenza da Khartum, nel 2011. Lo status di Abyei avrebbe dovuto essere risolto tramite referendum dopo un accordo di pace del 2005 che ha preceduto la secessione del Sud Sudan dal Sudan nel 2011, ma il voto non si è mai tenuto. L’area, che ha riserve di petrolio, è popolata dalla comunità etnica ngor dinka e dall’araba Misseriya, che di solito si recano dal Sudan nel Sud Sudan con i loro animali per il pascolo.


Nel giugno 2011 il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha istituito la Forza di pace delle Nazioni Unite ad Abyei (missione Unisfa) con il compito di monitorare il confine fra Sudan e Sud Sudan e la zona demilitarizzata di Abyei, facilitando la distribuzione di aiuti umanitari e garantendo la sicurezza delle infrastrutture petrolifere della regione, dopo che il governo del Sudan e il Movimento popolare di liberazione del Sudan (Splm) hanno raggiunto un accordo ad Addis Abeba, stabilendo la demilitarizzazione di Abyei e ponendo la regione sotto il controllo delle truppe etiopi. Le relazioni fra Khartum e Giuba sono tese fin dall’indipendenza del Sud Sudan, avvenuta il 9 luglio del 2011. Da allora il governo sudanese chiede alle autorità sud sudanesi di espellere i gruppi ribelli armati dal territorio del Sud Sudan e di attivare una zona cuscinetto al confine tra i due paesi, come concordato nel settembre 2012 fra i due governi.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram

© Agenzia Nova - Riproduzione riservata

ARTICOLI CORRELATI

Ultime notizie

Gli atleti russi e bielorussi potranno partecipare alle Olimpiadi di Parigi con bandiera neutrale

L'organizzazione ha spiegato che ad ora solo otto cittadini russi e tre cittadini bielorussi sono stati selezionati

Pnrr: l’Ecofin approva definitivamente il piano italiano e di altri 12 Stati membri

Il piano modificato dell'Italia si concentra fortemente sulla transizione verde

Egitto: elezioni presidenziali da domenica, verso la riconferma di Al Sisi e misure di austerità

Circa 65 milioni di egiziani a partire da domenica 10 dicembre al 12 dicembre voteranno per le elezioni presidenziali. In corsa ci sono quattro candid...

Tajani a Fabriano per fare da padrino al battesimo di una bimba nigeriana – video

“Tutto è nato in occasione della visita del centro di don Aldo, che ci teneva che conoscessi questa realtà con mia moglie"

Altre notizie

Nato, Erdogan avverte gli Usa: “Facciano la loro parte sull’adesione della Svezia”

La Turchia vuole acquistare dagli Stati Uniti l'ultimo modello di aereo F-16

Argentina: il nipote dell’ex presidente Menem è il nuovo presidente della Camera

Martin è figlio di Eduardo, per venti anni senatore e fratello dell'ex presidente
giancarlo giorgetti

Patto di stabilità, Giorgetti: Meglio il ritorno alle regole precedenti piuttosto che un cattivo accordo

"Riteniamo che le nuove regole fiscali devono essere coerenti con gli obiettivi definiti a livello europeo, in particolare con le sfide sul cambiamento climatico e con riferimento particolare alla difesa"
antonio tajani

Tajani: “Le nostre relazioni con l’Ucraina sono sempre state strette”

“Fino ad oggi abbiamo fornito rifugio a oltre 170 mila persone"