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“L’Ema dia risposte per farci ripartire”

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Chi ha fatto il vaccino di AstraZeneca non si deve preoccupare. L’auspicio è che già giovedì Ema ci dia risposte per farci ripartire. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, nel corso del colloquio “Strategie per la riforma del sistema e vincere la pandemia“, organizzato da Rcs Academy. “Noi attendiamo con fiducia e il rispetto dovuto il giudizio definitivo che Ema porterà giovedì e ci attendiamo sia un giudizio positivo”, ha aggiunto. Gli accordi sull’approvvigionamento di vaccini “sono stati costruiti dalla Commissione europea per conto di tutti i Paesi dell’Unione, una scelta giusta” ha proseguito. L’Italia ha diritto al “13,46 per cento di tutte le dosi. Chiediamo alle aziende farmaceutiche di rispettare gli impegni“, ha spiegato.


La curva delle consegne di vaccini “sarà crescente” ha assicurato aggiungendo che “nel primo trimestre ci attendevano fino a 15 milioni di dosi, nel secondo trimestre ci attendiamo oltre 50 milioni di dosi, di cui 7,3 milioni di Johnson & Johnson che è monodose, si passa quindi da 15 a 50 milioni è una differenza significativa”, ha evidenziato. Nel terzo trimestre “ci attendiamo fino a 80 milioni di dosi. Si tratta di un’accelerazione forte che va tradotta in capacità logistica e organizzativa” ha precisato.

“L’Italia diventi il primo Paese in Europa per assistenza domiciliare” toccando la soglia del “10 per cento anche grazie agli investimenti del Recovery”. E’ l’obiettivo spiegato dal ministro della Salute che a proposito di AstraZeneca ha detto “ieri c’è stato fatto nuovo che viene da un istituto di grande prestigio”, l’Agenzia di sorveglianza sui vaccini in Germania, sulla base del quale “c’è stato confronto tecnico e poi politico che ha portato ad una misura di natura esclusivamente precauzionale” ha spiegato dicendo ancora che “ora tutti i governi” coinvolti “attendono un giudizio ulteriore sui nuovi dati emersi per la giornata giovedì. Siamo fiduciosi che emergeranno elementi di rassicurazione, abbiamo la massima fiducia nella Agenzia regolatoria europea e italiana”, ha detto.

La richiesta dei medici famiglia è “giusta, legittima e comprensibile. Occorre fare degli approfondimenti su una materia delicata, ma il governo deve lavorare nelle prossime ore per una risposta positiva a questa richiesta” ha detto ancora il ministro Speranza. “Da parte mia c’è la massima disponibilità a lavorare in questa direzione“, ha aggiunto. Occorre, ha concluso, “continuare ad investire in ambito farmaceutico che è un nostro asset strategico” anche se resta un “punto di debolezza sull’ambito specifico dei vaccini, ma il lavoro di queste ore va nella direzione del rafforzamento di questo ambito più specifico. L’auspicio è di uscire da questa crisi con un asset strategico dell’industria farmaceutica e dei vaccini che sia ancora più forte”.

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