Il popolo spagnolo non vuole smettere di essere una “nazione di cittadini liberi e uguali”. Lo ha detto il leader del Partito popolare (Pp), Alberto Nunez Feijoo, durante la manifestazione che il Pp ha indetto a Madrid contro l’ipotesi di amnistia agli indipendentisti catalani che il leader di Uniti per la Catalogna, Carles Puigdemont, ha chiesto in cambio dell’appoggio alla reinvestitura di Pedro Sanchez a premier. All’evento hanno partecipato, tra gli altri, anche gli ex primi ministri Jose Maria Aznar e Mariano Rajoy, nonché la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Diaz Ayuso, e il sindaco della capitale, Jose Luis Martínez Almeida. “
Gli spagnoli non hanno votato per un cambiamento del regime costituzionale”, ha ammonito Feijoo, che il 26 e il 27 settembre si presenterà al dibattito al Congresso dei deputati per la sua investitura a presidente, plausibilmente destinata al fallimento. Davanti a decine di migliaia di sostenitori, Feijoo ha sottolineato che il Pp “non rinuncerà ai suoi principi per arrivare al governo a qualunque costo” e difenderà il fatto che la Spagna è “un insieme di cittadini liberi e uguali”. In questo senso, ha indicato che Pedro Sanchez “passerà”, ma ciò che rimane è quello che fanno loro. “Sta a lui decidere come vuole essere ricordato nella storia del nostro Paese”, ha proseguito l’esponente popolare.
E’ iniziata con la partecipazione di migliaia di persone in plaza Felipe II a Madrid la manifestazione organizzata dal Partito popolare contro la possibile concessione dell’amnistia agli indipendentisti catalani da parte del governo uscente di Pedro Sanchez. I popolari hanno annunciato che difenderanno “l’uguaglianza di tutti gli spagnoli e di tutti i territori”. Tra gli slogan cantati dai manifestanti “In prigione Puigdemont” (ex presidente della Catalogna e leader di Uniti per la Catalogna).
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