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Sondaggio choc in Francia: quasi la metà degli elettori pensa che vincerà Le Pen

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Il 48 per cento dei cittadini francesi considera “probabile” una vittoria della leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, alle prossime elezioni presidenziali previste nel 2022. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio condotto dall’istituto Elabe. Il dato è cresciuto di sette punti in sei mesi. Nella fascia di età compresa tra i 18 e i 24 anni i consensi a favore di Le Pen arrivano al 62 per cento, mentre tra gli operai si attestano al 59 per cento. Il 36 per cento degli elettori afferma che potrebbe votare per la leader dell’estrema destra, due punti in più rispetto a quelli registrati nell’ultimo semestre. In vista del voto per le presidenziali del 2022 lo scenario più probabile è una ripetizione di quanto avvenuto nel 2017, quando proprio Le Pen sfidò – perdendo la competizione elettorale – il presidente attualmente in carica, Emmanuel Macron. La leader del Rassemblement National intende riprovarci nel 2022, facendosi forte dell’isolamento politico intorno al suo partito. Tuttavia, il sistema elettorale francese che prevede il ballottaggio qualora nessun candidato ottenga almeno il 50 per cento più uno dei voti al primo turno, di fatto, sfavorisce Le Pen.


Nel 2017 la presidente del Rassemblement National ottenne il 21,3 per cento al primo turno, piazzandosi dietro Macron che si attestò al 24 per cento per poi subire una netta sconfitta al ballottaggio (66,1 contro 33,9 per cento). Nel contesto politico in atto in Francia non si può escludere che Macron e Le Pen possano nuovamente sfidarsi al ballottaggio nel 2022: i problemi dell’ex presidente, Nicolas Sarkozy, e lo smarrimento interno al partito conservatore dei Repubblicani; mentre a sinistra il rischio maggiore è una dispersione del voto vista la rivalità fra La France Insoumise e i socialisti. Il Rassemblement National ha ottenuto ottimi risultati nel 2019 alle elezioni europee e non ha perso consensi nonostante il sostegno al movimento dei gilet gialli. Macron, invece, con le leggi sul separatismo religioso e sulla sicurezza globale sembra voler andare a pescare voti nell’elettorato di centrodestra. Se, quindi, i due rivali del 2017 potrebbero replicare lo scontro nel 2022 anche il risultato finale, tuttavia, potrebbe risultare il medesimo. L’elettorato dei candidati tagliati fuori dal ballottaggio, infatti, si riverserebbe su Macron per scongiurare l’arrivo di Le Pen all’Eliseo.

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