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Siria, fonti: il presidente turco Erdogan pronto a incontrare l’omologo Assad

Lo riferisce il quotidiano panarabo di proprietà saudita “Asharq al Awsat”, dopo il recente incontro tenuto a Mosca tra il ministro della Difesa della Turchia, Hulusi Akar, e il responsabile dell’intelligence turca, Akan Fidan, con le controparti siriane, rispettivamente il ministro Ali Mahmoud Abbas e il generale Ali Mamlouk

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Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è pronto a incontrare l’omologo della Siria, Bashar al Assad, ma ad alcune condizioni. Lo riferisce il quotidiano panarabo di proprietà saudita “Asharq al Awsat”, dopo il recente incontro tenuto a Mosca tra il ministro della Difesa della Turchia, Hulusi Akar, e il responsabile dell’intelligence turca, Akan Fidan, con le controparti siriane, rispettivamente il ministro Ali Mahmoud Abbas e il generale Ali Mamlouk. Si è trattato del primo faccia a faccia a livello di ministri tra Ankara e Damasco e può essere considerato il primo passo ufficiale verso la normalizzazione delle relazioni tra i due Paesi. In un’intervista all’emittente televisiva turca “Ntv”, Akar ha detto che l’incontro di Mosca è stato positivo: “Abbiamo espresso le nostre preoccupazioni per la sicurezza riguardo alle organizzazioni terroristiche in Siria”. Secondo il quotidiano turco “Haberturk”, l’incontro di Mosca ha affrontato altre quattro questioni: il ritorno sicuro e dignitoso dei rifugiati siriani ospitati in Turchia; la restituzione delle proprietà all’arrivo; la garanzia di processi equi; il completamento degli emendamenti costituzionali nei colloqui con l’opposizione mediati dall’Onu per tenere elezioni libere ed eque in Siria.


Lo scorso 24 dicembre, Hakar aveva annunciato che la Turchia era in trattative con la Russia, principale alleato del presidente siriano Assad, per utilizzare lo spazio aereo sopra la Siria settentrionale per una potenziale operazione transfrontaliera contro le Unità di protezione dei popoli (Ypg), le milizie curde parte delle Forze democratiche siriane (Fds) alleate degli Stati Uniti. La Turchia ha lanciato a novembre l’operazione “Spada ad artiglio” (Pence Kilic) contro le forze curde con l’obiettivo di creare una zona cuscinetto profonda 30 chilometri lungo il suo confine meridionale. Lo scorso 15 dicembre, Erdogan aveva dichiarato di aver proposto al presidente russo Vladimir Putin un incontro tripartito a livello di leader che avrebbe incluso anche il presidente siriano Assad, sottolineando che tali colloqui sarebbero stati preceduti da incontri al livello di ministri della Difesa e capi dell’Intelligence e in seguito di ministro degli Esteri.

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