Il presidente della Serbia e del Partito progressista serbo (Sns), Aleksandar Vucic, ha dichiarato di essere pronto ad andare a nuove elezioni e di passare all’opposizione, piuttosto che vedere il Paese guidato da “interessi di partito e privati”.
“Sono pronto ad andare alle elezioni come candidato primo ministro, ma non cederò ai ricatti né dell’Occidente, né del Partito socialista (Sps), né da parte di false destre”, avrebbe confidato Vucic ieri pomeriggio durante la riunione del suo partito. Lo ha appreso in esclusiva “Vecernje novosti”, secondo cui l’accenno di un completo cambiamento nell’attuale panorama politico del Paese sarebbe emerso durante la recente sessione dell’Assemblea nazionale dedicata al Kosovo, in cui il leader del partito politico più forte in Serbia avrebbe affermato di essere “molto deluso” dal comportamento del partito socialista di Ivica Dacic (attuale ministro degli Esteri) e di ritenere che il partito Sns sia rimasto “l’unico a difendere gli interessi dello Stato”. Darko Glisic, membro del Comitato esecutivo dello stesso Sns, ha accusato il Partito socialista (seconda forza del Paese alleata dell’esecutivo) di “flirtare” con l’opposizione e di “essere seduto su due sedie”. Secondo il portale “Blic”, le elezioni straordinarie in Serbia potrebbero tenersi già a settembre di quest’anno e Vucic si candiderebbe alla carica di premier.
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