Il governo della Serbia ha adottato misure aggiuntive e pene detentive più aspre, fino a 15 anni, per il possesso non autorizzato di armi da fuoco. Le aveva richieste nella conferenza stampa di oggi il presidente della Serbia, Aleksandar Vucic, in seguito alla sparatoria di ieri sera avvenuta in tre villaggi nei pressi della cittadina di Mladenovac, 50 chilometri a sud di Belgrado. Lo riporta l’agenzia di stampa “Fonet”. Come affermato, le misure implicano che il ministero dell’Interno prepari urgentemente delle modifiche alla legge sulle armi e le munizioni, al fine di inasprire le condizioni per la detenzione e il trasporto di armi da fuoco corte. Per coloro che non soddisfano tali condizioni è previsto il ritiro obbligatorio dell’arma. Tale misura viene adottata al fine di ridurre del novanta per cento il numero di armi da fuoco corte del Paese in possesso di persone fisiche e giuridiche. Il ministero della Giustizia predisporrà quindi modifiche alla legge, che inaspriranno le pene per il reato di produzione, detenzione, porto e traffico illegali di armi e sostanze esplosive fino a una pena massima di 15 anni. Gli emendamenti alla legge sulle armi e le munizioni prevedono controlli obbligatori per le persone autorizzate a detenere armi (comprese le armi da caccia), che includeranno esami medici, psichiatrici e psicologici, nonché un test obbligatorio per le sostanze psicoattive.
Tali controlli saranno effettuati semestralmente e annualmente. Il ministero dell’Interno valuterà anche la necessità di inasprire le condizioni per il possesso di armi da caccia. Oltre al provvedimento di moratoria sul rilascio delle licenze per la detenzione e il porto d’armi di armi corte, adottato ieri, si adotteranno tutte le misure per assicurare una moratoria anche sul rilascio dei permessi per la detenzione e il porto d’armi per le armi da caccia. Il ministero dell’Interno ha invitato inoltre pubblicamente i possessori illegali di armi e ordigni esplosivi a consegnarli entro un mese, senza conseguenze. Entro un mese il ministero dell’Istruzione preparerà emendamenti alla normativa per inasprire le sanzioni contro gli studenti che violano il prescritto divieto di introdurre nelle scuole alcolici, droghe, sostanze psicoattive, armi, oggetti pirotecnici o altri strumenti che possono ferire o mettere in pericolo un’altra persona.
Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram