Le sanzioni statunitensi contro funzionari cinesi ai sensi della legge Hong Kong Autonomy Act hanno gravemente violato il diritto internazionale e le norme fondamentali che regolano le relazioni internazionali, e hanno seriamente interferito negli affari interni della Cina. Lo ha dichiarato oggi il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Zhao Lijian in risposta all’annuncio da parte del dipartimento di Stato Usa di sanzioni a 24 funzionari di Cina e Hong Kong, in risposta alla progressiva restrizione del perimetro delle libertà civili nell’ex colonia britannica. L’azione, ha rimarcato Zhao, evidenzia l’interferenza degli Stati Uniti negli affari interni della Cina, a danno di Hong Kong e della stabilità del Paese. “La Cina si oppone fermamente, condanna l’azione e prenderà le contromisure necessarie“, ha detto il portavoce.
Zhao ha sottolineato che l’Assemblea nazionale del popolo cinese, in quanto massima autorità legislativa del Paese, esercita i diritti e le responsabilità conferiti dalla Costituzione e dalla Legge fondamentale per prendere decisioni sulla modifica del sistema elettorale della Regione amministrativa speciale di Hong Kong. “Questa è un’iniziativa importante da parte della Cina per sostenere e migliorare il sistema ‘Un paese, due sistemi‘ e mantenere la stabilità a lungo termine di Hong Kong, oltre a fornire una garanzia istituzionale più solida per la piena attuazione del ‘governo dei patrioti” di Hong Kong”, ha affermato.
Zhao ha ribadito che Hong Kong è parte della Cina. “Gli affari di Hong Kong sono puramente affari interni della Cina e nessun Paese straniero ha il diritto di interferire. Il governo cinese è risoluto nella sua determinazione a opporsi all’interferenza degli Stati Uniti negli affari di Hong Kong, nella sua determinazione a salvaguardare la sovranità nazionale, la sicurezza e gli interessi di sviluppo e ad attuare la politica ‘Un paese, due sistemi’. Gli Stati Uniti dovrebbero correggere immediatamente i propri errori e smettere di interferire in qualsiasi modo negli affari di Hong Kong e negli affari interni della Cina. Pechino adotterà misure efficaci, se del caso, per salvaguardare risolutamente la sovranità, la sicurezza e gli interessi di sviluppo del Paese e i diritti e gli interessi legittimi delle società e del popolo cinese”, ha concluso.
L’annuncio delle sanzioni è giunto in concomitanza con la visita in Giappone e Corea del Sud del segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, che ieri ha espresso tramite una nota “profonda preoccupazione” per l’aggiornamento delle norme elettorali nell’ex colonia britannica. Blinken ricorda che l’Hong Kong Autonomy Act vincola il segretario di Stato a fornire regolari aggiornamenti al Congresso federale in merito ai responsabili dell’erosione dell’autonomia di Hong Kong. “Una Hong Kong stabile, prospera e rispettosa dei diritti umani, delle libertà e del pluralismo politico serve gli interessi di Hong Kong, della Cina continentale e della comunità internazionale nel suo complesso”, recita la nota del segretario di Stato. “Gli Stati Uniti e i loro partner sono coesi nella difesa dei diritti e delle libertà della gente di Hong Kong, e risponderanno al mancato rispetto degli obblighi in tal senso da parte della Repubblica Popolare Cinese”, afferma la nota. Blinken e il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, hanno in programma per domani, 18 marzo, il primo faccia a faccia con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, e con il direttore dell’Ufficio della Commissione centrale degli affari esteri, Yang Jiechi, che si terrà ad Anchorage, in Alaska.
Leggi altre notizie su Nova News
Seguici su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram