Scontri tra No-Tav e forze dell’ordine, questa notte, in Valsusa, dove è partito l’allargamento del cantiere della Torino-Lione, con conseguente sgombero del presidio attrezzato nei mesi scorsi dal movimento contrario all’opera. Intorno a mezzanotte un centinaio di poliziotti hanno accerchiato il “fortino” realizzato dai No-Tav all’interno dell’edificio abbandonato che sorge al centro dell’area in cui nei prossimi mesi dovrebbero partire i lavori dell’opera da oltre 49 milioni per trasferire l’autoporto e da lasciar spazio, a Susa-Traduerivi, ai futuri cantieri della Torino-Lione.
La polizia ha chiuso la statale all’altezza del presidio. I manifestanti hano dato il via a una raffica di lanci di oggetti verso le forze dell’ordine, che hanno risposto con lacrimogeni. I No Tav segnalano di aver avuto alcuni feriti. “Una manciata di operai, difesi dalle forze di Polizia in tenuta antisommossa, avanzano lentamente nei lavori di distruzione del territorio Valsusino”, si legge sulle pagine che sostengono l’opposizione alla Tav. Questa mattina, alle 8.30, è in programma un nuovo raduno dei no Tav, alla stazione di Bruzolo e a Borgone.
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