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Scholz assicura: “Non puntiamo a un cambio di regime a Mosca”

"L'intelligence tedesca è stata colta di sorpresa dalla rivolta del gruppo Wagner"

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Tutti gli Stati della Nato non puntano a un cambio di regime a Mosca con il sostegno che stanno fornendo all’Ucraina. L’obiettivo è aiutare l’ex repubblica sovietica a difendersi dall’invasione russa. È quanto affermato dal cancelliere tedesco, Olaf Scholz, nel corso di un’intervista che ha rilasciato all’emittente radiotelevisiva “Ard”. In merito all’insurrezione del gruppo paramilitare Wagner in Russia, il capo del governo federale ha osservato che “è stata una situazione pericolosa” perché il Paese è “una potenza nucleare”. Il riferimento è alla possibilità che, qualora l’insurrezione del gruppo Wagner avesse avuto successo, l’arsenale strategico della Russia cadesse nelle mani del comandante dei mercenari, Evgeny Prigozhin. Al riguardo e tornando su un cambio di regime a Mosca, Scholz ha sottolineato che “non sappiamo se qualcuno di migliore o peggiore verrà dopo” il presidente russo Vladimir Putin. Sulla guerra in Ucraina, il cancelliere ha, infine, avvertito che si deve essere preparati alla possibilità di una sua lunga durata.


Olaf Scholz ha ammesso che il Servizio federale per le informazioni (Bnd), l’agenzia di intelligence esterna della Germania, è stato colto di sorpresa dalla rivolta del gruppo paramilitare Wagner in Russia. Il capo del governo federale ha affermato che il Bnd “naturalmente non sapeva prima” dell’insurrezione dei mercenari di Evgeny Prigozhin. Tuttavia, il servizio ha informato il governo federale su “quanto vi era da osservare” sulla rivolta dei paramilitari in Russia dopo il suo inizio. Scholz ha poi annunciato di voler discutere del flusso di informazioni di intelligence con gli alleati della Germania. In merito alle indiscrezioni secondo cui i servizi segreti erano a conoscenza dei piani insurrezionali di Prigozhin, il cancelliere ha affermato: “Dovremo discutere tutti insieme anche, come in questo caso, di ciò su cui circolano ipotesi”.

Il cancelliere tedesco ha poi affermato di credere che il presidente russo, Vladimir Putin, sia stato “indebolito” dalla rivolta del gruppo paramilitare Wagner.  Il capo del governo federale ha dichiarato che l’insurrezione dei mercenari di Evgeny Prigozhin avrà “sicuramente conseguenze di lungo periodo in Russia”. Scholz ha quindi osservato: “Credo che (Putin) sia indebolito”. Per l’esponente del Partito socialdemocratico tedesco (Spd), la rivolta del gruppo Wagner mostra che vi sono “crepe nelle strutture autocratiche, nelle strutture di potere” in Russia e Putin non è affatto così saldamente al comando come si ostina a dichiarare. Scholz ha evidenziato di non voler prendere parte alle ipotesi “su quanto tempo” il presidente russo rimarrà in carica. “Può essere tanto o anche poco, non lo sappiamo”, ha infine affermato il cancelliere.

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