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Scandalo forniture nella marina militare Usa: fuggito il contractor malese agli arresti domiciliari

"Leonard Francis ha tagliato la cavigliera Gps domenica mattina", ha riferito ieri un ufficiale dell'agenzia, riferendosi all'apparecchio utilizzato per monitorare la posizione degli individui sottoposti ad arresti domiciliari o libertà vigilata

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L’uomo d’affari malese al centro del più grande scandalo corruttivo nella storia della marina militare degli Stati Uniti si è sottratto agli arresti domiciliari a San Diego ed è attualmente latitante. Lo ha reso noto United States Marshals Service, agenzia di polizia federale alle dipendenze del dipartimento di Giustizia Usa.


Leonard Francis ha tagliato la cavigliera Gps domenica mattina”, ha riferito ieri un ufficiale dell’agenzia, riferendosi all’apparecchio utilizzato per monitorare la posizione degli individui sottoposti ad arresti domiciliari o libertà vigilata. Francis, noto con l’epiteto di “Fat Leonard” (“Leonard il grasso”), avrebbe dovuto assistere questa settimana al pronunciamento della sentenza a suo carico. L’affarista era proprietario di una grande società di logistica con sede a Singapore che riforniva la marina militare degli Stati Uniti; nel 2015 si è proclamato colpevole di aver offerto più di mezzo milione di dollari in tangenti a ufficiali della marina per reindirizzare lavori di manutenzione e operazioni di rifornimento presso i cantieri e i centri logistici della sua azienda; inoltre, la sua società avrebbe sottratto almeno 35 milioni di dollari alla marina Usa aumentando indebitamente i costi di forniture e servizi. Francis è stato arrestato nel 2013; secondo la stampa Usa, il giorno prima della sua fuga i vicini hanno notato un viavai di furgoni per i traslochi presso la sua abitazione.

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