Il presidente del governo spagnolo, Pedro Sanchez, ha annunciato oggi al Senato che l’esecutivo aumenterà il salario minimo interprofessionale (Smi) dell’8 per cento per il 2023 fissandolo a 1.080 euro al mese in 14 rate. Questo incremento di 80 euro al mese sarà applicato retroattivamente a partire dal primo gennaio e interesserà circa 2,5 milioni di lavoratori spagnoli.
L’annuncio del premier giunge in concomitanza con l’incontro di oggi tra la ministra del Lavoro, Yolanda Diaz, ed i segretari generali dell’Unione generale dei lavoratori (Ugt) Pepe Alvarez, e della Confederazione spagnola delle commissioni operaie (Ccoo), Unai Sordo. Assente, al contrario, il presidente della Confederazione spagnola delle organizzazioni imprenditoriali (Ceoe), Antonio Garamendi, che ha accusato il governo di non voler affrontare la situazione del settore agricolo o dei contratti pubblici che sarebbero colpiti dall’aumento dei salari.
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