Gli Stati Uniti sfruttano le loro aziende del settore It per attività di concorrenza sleale e per censurare arbitrariamente e indiscriminatamente i contenuti dei social media. È l’accusa mossa dalla portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, contro gli Stati Uniti in un post su Facebook. “Le piattaforme It, in linea di principio, non hanno degli standard unificati per la gestione di sé stesse. Si tratta di un vicolo cieco a livello semantico e tecnologico”, ha scritto Zakharova. “I contenuti digitali vengono censurati arbitrariamente e indiscriminatamente da alcuni moderatori senza alcuna decisione di un tribunale o di un’autorità competente e pertinente in materia”, ha aggiunto la portavoce del dicastero russo. “L’obiettivo di Washington è ovvio: utilizzare le proprie società del settore It per effettuare una concorrenza sleale in tutti i settori”, ha affermato Zakharova.
Le parole di Zakharova giungono dopo che questa settimana in Russia è stato rallentato il servizio di Twitter, il popolare social network, la cui amministrazione viene accusata di non aver provveduto a risolvere alcune violazioni. Il Garante delle comunicazioni russo Roskomnadzor ha annunciato mercoledì che Twitter sarà rallentato su tutti i dispositivi mobili e sul 50 per cento di quelli fissi sino a che le richieste russe non verranno ascoltate. Per giustificare questa misura, l’Autorità ha spiegato che l’amministrazione di Twitter si è ripetutamente rifiutata di rimuovere contenuti illegali relativi al suicidio, alla pornografia infantile e all’uso di droghe. Secondo Roskomnadzor, Twitter ha ricevuto 28 mila reclami su questa tipologia di contenuti dal 2017 e, dati aggiornati al 10 marzo, di questi ne erano rimasti ancora 3.168.
L’amministrazione di Twitter per ora si è limitata a frasi di circostanza, esprimendo preoccupazione per la decisione delle autorità russe, ma non ha assunto posizioni intransigenti. D’altro canto, Roskomnadzor ha fatto sapere che il servizio resterà rallentato sino a quando Twitter non rimuoverà tutti i post ritenuti offensivi. Se il social media dovesse continuare a ignorare le richieste dell’Autorità russa, inoltre, Twitter potrebbe essere completamente vietato. Il tema, tuttavia, è evidentemente molto più ampio e coinvolge tutti i social network. Non a caso, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente della Duma di Stato (camera bassa del Parlamento), Vjacheslav Volodin, l’assemblea legislativa russa proporrà delle norme che impediscano il blocco dei media russi da parte dei social network.