Le Esposizioni Universali sono uno strumento ineguagliabile di condivisione di idee, progetti, esperienze e risorse, capaci di stimolare la partecipazione attiva di persone provenienti dai territori di ogni angolo del mondo. Lontane dal costituire una semplice vetrina per il Paese che ha l’onore di ospitarle, svolgono una funzione essenziale nel delineare e armonizzare soluzioni alle grandi sfide globali. Lo ha scritto il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, ha scritto ai vertici del Bureau International des Exposition in una lettera pubblicata da “Il Tempo Roma”.
“Al pari dei Giochi Olimpici, che l’Italia avrà il privilegio di ospitare nella loro edizione invernale nel 2026, le Esposizioni – scrive il capo dello Stato – rappresentano infatti un’occasione di incontro tra popoli e culture differenti: caratteristica peculiare dell’encomiabile attività che il ‘Bureau International des Expositions‘ conduce anche in questa difficilissima congiuntura internazionale. Conscia di questo ruolo fondamentale, l’Italia si propone di ospitare nella propria capitale l’Esposizione Universale del 2030 coerentemente con la tradizionale vocazione del Paese al multilateralismo e al confronto con le altre nazioni e culture”.
Il tema prescelto, ‘Persone e Territori‘, “aspira a raggiungere soluzioni sostenibili al fine di individuare, insieme ai Paesi membri del bureau, nuove modalità attraverso cui vivere i territori alla luce delle sfide del nostro tempo. Il proposito è quello di creare un’esposizione che ambisca a un futuro policentrico e veramente inclusivo, che offra ad ogni essere umano le stesse opportunità, sia in tema di infrastrutture e servizi, sia per quanto riguarda lo sviluppo culturale e sociale”. “A testimonianza dell’importanza che l’Italia attribuisce alle attività del bureau, – conclude Mattarella – la candidatura di Roma può giovarsi della consolidata esperienza italiana maturata grazie all’organizzazione di due Esposizioni Universali e cinque Specializzate, nonché dell’unica Esposizione permanente riconosciuta dal bureau, ovvero la Triennale di Milano. Auspico sinceramente che la candidatura dell’Italia e della Città di Roma possa riscontrare un convinto sostegno”.
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