Roma: il Covid fa saltare i turni all’ambulanza, l’Ares sanziona l’associazione di volontariato

L’Ares 118 ha presentato alla Misericordia Roma Sud Borghesiana, due ordinanze che costituiscono una penale, per complessivi 17.700 euro, da saldare per il mancato servizio di 59 turni nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021 a Roma

A un anno e mezzo dalla fine della fase acuta, c’è chi ancora paga il conto salato dell’emergenza Covid. Paradossalmente, a esser colpito è proprio a chi ha lavorato per far fronte all’emergenza epidemiologica. In questi giorni, l’Ares 118 ha presentato alla Misericordia Roma Sud Borghesiana, due ordinanze che costituiscono una penale, per complessivi 17.700 euro, da saldare per il mancato servizio di 59 turni nel periodo compreso tra ottobre e dicembre 2021 a Roma. Da circa 12 anni, la Misericordia, con una propria ambulanza e il proprio personale, presidia per conto di Ares 118 la postazione di emergenza sanitaria ai Fori Imperiali di Roma. La penale in questione è dovuta al fatto che nei tre mesi in cui il Covid si ripresentava con una seconda forte ondata, il servizio ai Fori imperiali non è stato assicurato per circa 59 turni. Il bando che si è aggiudicato l’associazione prevede la prestazione continua, 24 ore su 24, divisa in due turni (7:00-19:00 e 19:00-7:00) del servizio di emergenza e per questo riconosce circa 350 euro per turno.

Per contro, se il servizio non viene assicurato, seppur ampiamente comunicato all’Ares, oltre ovviamente al mancato riconoscimento dei circa 350 euro, si addebita la cifra di 300 euro per ogni turno saltato. Il bando lo prevede e non tiene conto dei turni saltati per cause di forza maggiore, come la mancanza di infermieri sottratti al lavoro dal contagio, o perché assorbiti dalle esigenze del sistema sanitario nazionale. Il periodo in questione, infatti contava una impennata di infezioni da Covid, da cui non sono rimasti immuni nemmeno gli infermieri e gli autisti delle ambulanze e che, anzi, proprio per la vicinanza ai contagiati hanno corso i rischi maggiori. “Il contratto prevede quella penale ma cosa avremmo dovuto fare?”, si chiede Pietro Grossi, rappresentante della associazione Misericordia Roma Sud Borghesiana, interpellato da “Agenzia Nova”. “Nell’arco di dodici anni non è mai capitato neanche ‘il buco’ di un turno ma non potevamo prevedere il Covid così come non lo potevano prevedere i lavoratori degli altri settori dove c’è stata maggiore indulgenza”, aggiunge.

L’associazione tra l’altro ha piccole dimensioni. “Il contratto che abbiamo con l’Ares ai Fori imperiali è la nostra principale attività e per pareggiare i conti abbiamo sempre grosse difficoltà – prosegue Grossi -. Questa penale per la nostra associazione di volontariato costituisce un colpo durissimo, difficile da assorbire, e mette a rischio il prosieguo delle nostre attività”. Inoltre Grossi fa rilevare anche che, “seppure giusta la penale, perché contenuta nel contratto, sarebbe anche giusto che i pagamenti della Regione Lazio fossero puntuali e non in costante ritardo di almeno sei mesi. Ma nessuno chiede alla Regione di pagare penali per questo”.

Leggi anche altre notizie su Nova News
Seguici sui canali social di Nova News su Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram, Telegram