Il 70 per cento del capitale immobiliare investito a Roma negli ultimi cinque anni proviene dall’estero. Le prime dieci operazioni sviluppate contano su una media di 180 milioni di investimento. La Capitale ha grandi potenzialità nel settore immobiliare, soprattutto negli ambiti del turismo e delle residenze per studenti. Tuttavia, secondo gli imprenditori, servono dei programmi a medio e lungo termine oltre che un superamento della lentezza delle procedure. L’appello si è levato oggi dalla platea di investitori che ha preso parte, al Cinema Barberini, all’evento “Investire in Roma” promosso dal Sole 24 Ore e da Colliers, società leader nel settore dei servizi professionali. All’iniziativa, in prima fila, ha assistito il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha assicurato: “Vogliamo lasciare più libere le forze sociali e produttive per favorire lo sviluppo della città”.
Dal confronto tra le numerose imprese del settore è emerso che la Capitale – al netto degli atavici problemi di gestione dei servizi – sta vivendo un momento di rinascita grazie alla ripresa dei flussi turistici, in buona parte collegati ai grandi eventi e ai lavori pubblici. “Ci sono molti che si lamentano dei cantieri ma i cantieri significano che stiamo mettendo in campo le risorse e che la città sta cambiando”, ha detto Gualtieri. E inevitabile, nel corso della lunga mattinata, è stato il paragone tra Roma e le altre Capitali europee. Roma tiene bene ma potrebbe far meglio. “Roma deve essere la numero uno al mondo per turismo, se non lo è – con tutto quello che abbiamo – il problema è nostro”, ha sottolineato il sindaco.
Basti pensare che in Italia gli studenti internazionali che alloggiano in una residenza dedicata sono circa il 6 per cento, nel Regno Unito sono il 38 per cento e a Roma la percentuale è del 2 per cento ma le prospettive di sviluppo, secondo gli esperti, sono molto allettanti. Per quanto riguarda il mercato residenziale, Roma è la città con il maggior numero di transazioni all’anno, circa 40.000 contro le 28.000 di Milano, ma la Capitale ha le potenzialità per crescere ulteriormente. Con i suoi 15 milioni di turisti l’anno, Roma è ritenuta estremamente interessante per il settore alberghiero. Un progetto immobiliare di grandi dimensioni, in termini urbanistici, che riesca a creare una nuova geografia, potrebbe essere il volano ma anche una vetrina per altri investitori.
E così, nel tirare le somme della giornata, il presidente di Assoimmobiliare, Davide Albertini Petroni, ha sottolineato la necessità “di un piano di marketing territoriale della città da sviluppare a livello internazionale per informare il mondo su che cosa sta facendo Roma”, ha detto. L’orizzonte temporale è lungo, ma non troppo. “Per il 2030 immagino una città profondamente trasformata, capace di riscoprire se stessa”, ha concluso Gualtieri. Alla mattinata sono intervenuti per il Sole 24 ore, il direttore Fabio Tamburini, e per Colliers, il responsabile della divisione mercati internazionali Emea, Luke Dawson.
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