Con la revoca dell’immunità al leader catalano Carles Puigdemont da parte del Parlamento europeo è stato difeso lo stato di diritto in Spagna. Questa la posizione del leader del Partito popolare spagnolo (Pp), Pablo Casado, nel commentare la revoca dell’immunità all’ex presidente della Generalitat catalana. Secondo Casado, gli alleati di governo del premier Pedro Sanchez avrebbero votato contro la revoca dell’immunità di Puigdemont al fine di evitargli di dover “rispondere alla giustizia spagnola per aver dato un colpo alla legalità e all’unità nazionale”. “Ma non ci sono riusciti. Il Partito popolare europeo (Ppe) garantisce lo stato di diritto in Europa e in Spagna”, ha scritto Casado su Twitter. Il leader dei popolari ha attaccato Unidas Podemos, principale alleato di governo del premier Sanchez, per aver votato contro la revoca dell’immunità sostenendo che “il conflitto politico catalano deve essere risolto con mezzi politici e attraverso il dialogo”. L’altro partito conservatore spagnolo, Ciudadanos, ha affermato che “in una democrazia, nessun politico è al di sopra della legge”, aggiungendo che “nonostante le pressioni del separatismo, l’Eurocamera ha revocato l’immunità a Puigdemont”.
Il voto del Parlamento europeo, seppur già previsto da tempo, è stato invece accolto con delusione dai partiti indipendentisti catalani. Per Uniti per la Catalogna (JxCat), partito di Carles Puigdemont “il conflitto politico tra la Catalogna e la Spagna non è più una questione interna. Lo abbiamo portato nel cuore dell’Europa per continuare a denunciare la repressione e la persecuzione politica dello Stato spagnolo”. Il portavoce al Congresso dei deputati dell’altro principale partito indipendentista, Sinistra repubblicana di Catalogna (Erc), Gabriel Rufian, ha paragonato il voto contrario espresso dal Congresso dei deputati per aprire un’indagine nei confronti dell’ex monarca, Juan Carlos, “un re fuggitivo negli Emirati per le sue malefatte e corruzioni durante 40 anni”, con quello a favore dell’estradizione e dell’arresto “di 3 democratici eletti per un referendum”. Mentre Pere Aragones, candidato alla presidenza della Generalitat per Erc dopo le elezioni del 14 febbraio ha dichiarato su Twitter che oggi ” è solo l’inizio di una nuova battaglia giudiziaria che sono convinto che vinceremo di nuovo, come è già successo in tutte le Corti europee che hanno visto la repressione dello Stato”. La revoca dell’immunità a Puigdemont, Toni Comín e Clara Ponsatí apre la strada ad un nuovo esame da parte della giustizia belga delle richieste di estradizione emesse dalla Spagna. Puigdemont e Comin sono attualmente residenti in Belgio, mentre Ponsati vive in Scozia, Paese che ha sospeso tale esame, in attesa della decisione degli eurodeputati.
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